Letteratu.it

La difficoltà di essere scrittore: Ezra Pound

Poeta tra i più grandi del Novecento ed allevato in una famiglia di estrazione rigidamente religiosa, l’enigmatico Ezra Weston Loomis Pound nasce il 30 ottobre 1885 a Hailey, nello stato dell’Idaho, vivendo fin da piccolo nei pressi di Filadelfia. Qui ha vissuto fino al suo trasferimento in età matura a Rapallo, nel 1929.
Già nel 1898 aveva compiuto un viaggio in Europa con la famiglia, e ne era tornato con un bagaglio di curiosità e stupore senza precedenti.

Iscrittosi all’Università della Pennsylvania, studia lingue romanze e scopre i poeti provenzali cui in seguito dedicherà numerosi studi e traduzioni. Nel 1906 ottiene una borsa di studio che gli permetterà di viaggiare nuovamente in Europa dove, oltre a tornare nuovamente in Italia, visita anche la Spagna.
Tornato negli States apprende un’amara novità: la borsa di studio non gli sarà rinnovata. Dopo quattro mesi di insegnamento come docente di letteratura spagnola e francese in un’Università dell’Indiana, è invitato a dare la dimissioni perché il suo stile di vita è ritenuto “incompatibile” con le direttive accademiche.
Nel 1908 s’imbarca nuovamente per l’Europa con pochi dollari in tasca, una decisione dettata non solo dalla necessità ma anche da una precisa filosofia di vita: egli era infatti convinto che per essere al 100% fosse necessaria qualche difficoltà e che per viaggiare dovesse stare tutto in sole due valigie.
Una volta in Europa, visita tutti i principali centri culturali del “vecchio continente”: Londra, Parigi, Venezia. Finalmente pubblica anche i suoi primi libri di poesia; questo sarà solo l’inizio.Dopo essersi interessato di lingua cinese, nel 1914 diventa segretario del poeta irlandese Yeats, intanto si concentra sull’elaborazione di quelli che diventeranno i leggendari “Cantos” (o “Canti pisani”). Nel 1925 si trasferisce da Parigi a Rapallo dove resterà stabilmente fino al 1945 dedicando le sue energie alla stesura dei “Cantos” e alle traduzioni di Confucio. Negli anni 1931 1932 intensifica gli studi economici e la sua polemica contro le manovre economiche internazionali.

Il 3 maggio del 1945 due partigiani lo prelevano per interrogarlo, dopo due settimane, viene trasferito a Pisa nelle mani della polizia militare. Costretto a subire estenuanti torture psicologiche in gabbie di ferro e privato del sonno, viene trasferito a Washington e dichiarato traditore; è richiesta per lui la pena di morte. Al processo viene dichiarato infermo di mente e rinchiuso per dodici anni nel manicomio criminale di Saint Elizabeth.

Incominciano a circolare petizioni da parte di scrittori ed artisti da tutte le parti del mondo e si fanno sempre più insistenti le proteste contro la sua detenzione. Nel 1958 viene liberato, si rifugia presso la figlia a Merano.
Il giorno 1 novembre 1972 Ezra Pound muore nell’adorata Venezia, dove è tutt’oggi sepolto; gli ultimi anni furono trascorsi tra i riconoscimenti e gli onori di tutto il mondo accademico e non. L’uomo moriva, il poeta immortale nasceva.