Settembre,
odore di pioggia,
di foglie spazzate via dal vento, solita routine grigia e densa di nubi,
maglioni e cappelli contro il freddo.
Le cuffie nelle orecchie, il trambusto mattutino di gente che viene e che va,
treni che non ripassano,
ombrelli rotti ed ali spezzate.
Fottuta distanza tra me e te,
insormontabili chilometri, mai percorribili.
Che vità avrò adesso? E tu che farai?
Chi incontrerai?
Settembre come cenere che vola via.