COSA: Esperimento di scrittura collettiva.
DOVE: Sulla pagina Facebook di GoodBook.
QUANDO: Dal 27 Maggio al 7 Giugno.
INFO: Sito ufficiale http://www.goodbook.it/ ; Pagina Fb https://www.facebook.com/GoodBook.it?fref=ts
E’ fatto comunemente noto che ogni artista che si rispetti, almeno una volta nella vita, abbia il dovere di stupire il mondo della letteratura e il personale stuolo di adulanti fans con espressioni e manifestazioni della propria vena artistica che non rientrino in alcun modo nell’ordinarietà delle cose. Se poi ci si mette a fare una crociata sotto il segno di una diatriba che vede contrapposte due ferme fazioni che si dichiarano guerra perchè un’opera venga composta in un modo piuttosto che in un altro, allora il gioco è fatto. E lo sa bene Amèlie Nothomb, la scrittrice franco-belga che assieme con GoodBook e Voland Edizioni (partners dell’iniziativa) ha avviato il 27 Maggio un esperimento di scrittura collettiva (che troverà conclusione il 7 Giugno) appoggiandosi ad uno dei social network più in voga del momento, ossia Facebook, la meravigliosa e maligna creatura di Zuckerberg.
L’idea, nel complesso, non è malvagia. Partendo dall’incipit di un racconto inedito della Nothomb, ogni utente che voglia cimentarsi in questo nuovo modo di creare una storia, un’opera dal nulla, potrà continuare la narrazione a suo gusto. Se ne trarrà su, quindi, un racconto a più mani. La regola è una ed una sola: ogni frase aggiunta dovrà avere un senso logico con le altre e una lunghezza massima di cinque righe. Alla chiusura dei giochi la stessa Nothomb sceglierà i post che più si confanno al suo personale gusto di lettrice e il risultato ottenuto non solo verrà pubblicato su Facebook, ma sarà disponibile per il download in formato pdf sul sito di GoodBook assieme all’originale racconto inedito della Nothomb. Quest’ultima, poi, avrà la premura di leggere e commentare il racconto nato da questo esperimento.
Che dire? Se per i meno modesti tra i fan della Nothomb questa sarà un’occasione per avere un piccolo assaggio di gloria, i più guardano con sospetto a questo nuovo modo di fare letteratura – o è solo un esperimento? – che permette in una maniera tutta nuova di affiancare i propri autori preferiti nella stesura di un romanzo.