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Apocalypse baby: luce e tenebra

Valentine è un magnete che, con la sua strepitosa forza, lega tra loro personaggi e luoghi di questo romanzo. È lei il filo conduttore, la ricercata, l’amata, la desiderata, la disprezzata, l’abbandonata. Ma non è la protagonista, perché Apocalypse baby è un romanzo corale: una sola voce, quella di Lucie, parla in prima persona, ma interi capitoli sono dedicati ai pensieri e alle storie personali di ogni personaggio.

Lucie lavora in un’agenzia di investigazioni e si è specializzata in pedinamento di adolescenti. Quando le affidano il caso di Valentine, vede nella giovane la solita ragazzina sbandata; nessun avvenimento particolare nella sua vita, fino a quando non sparisce, lasciando un vuoto gigantesco ma ambiguo. Il padre reagisce con un’apatia triste e arrendevole, la matrigna non riesce a non ammettere quanto la casa sia più tranquilla senza di lei.

Lucie si trova sbalzata in un’indagine sulla scomparsa della ragazza; inesperta, si rivolge ad una leggenda in quel campo, la Iena. Fiera lesbica, mascolina, altera, violenta e spiritosa, essa si rivelerà la compagna ideale dell’indolente investigatrice: insieme scoveranno indizi e testimonianze, su una strada incerta e piena di insidie.

Il personaggio di Valentine è costruito con un’abilità sorprendente: raccontata attraverso le voci di chi l’ha conosciuta e di chi la sta cercando, la “piccola”, come viene spesso chiamata, assume una statura quasi magica. Ha qualcosa di speciale dentro di sé, una forza sconosciuta che la divora e fa disperare chi le sta intorno, ma soprattutto lei stessa. Non trova nessuno, durante la sua vita, che la comprenda appieno, che la aiuti a farsi strada in un mondo sempre più brutale. Vede lo sfacelo intorno a sé e non è capace di andare oltre per provare a vedere se c’è qualcosa di meglio. Il suo magnetismo lascia delle tracce dietro  di sé, quasi segni luminosi, seguendo i quali Lucie e la Iena imparano a conoscerla lentamente. Nessuno sembra in grado di leggere dentro la sua anima, ma il suo splendore è abbagliante.

Virginie Despentes ha creato un romanzo ricco e intenso. Un giallo, ma anche il racconto di un dramma esistenziale, di una vita consumata dalla sofferenza e di un ambiente popolato da personaggi tra i più disparati, tutti ambigui. L’aspetto più interessante è l’assenza di un personaggio totalmente positivo. Ognuno ha qualcosa da nascondere, un sentimento represso, un passato oscuro; c’è chi conduce una vita dissipata e chi cerca di dimenticare invano gli errori di gioventù. Ma non c’è nessun eroe, nessuno che sia in grado di salvare la situazione in un lampo, nessuno che getti un po’ di luce sulla tenebra che avvolge Valentine.