Pensami.
Ma senza fretta.
Il tempo che svanisca l’odore di te che ho sulla pelle ancora sudata, che il tuo sapore abbandoni le mie labbra ancora umide, che i tuoi umori scivolino via dal mio ventre.
Cercati pure, ma rimani in silenzio.
Ascoltami intanto, sussurro al tuo orecchio parole.
Ripetile dopo, se vuoi, con tutto il desiderio che sai.
Pianissimo, una per una, mentre ti trovi.
Infine fermati, posati lieve come farfalla, un attimo prima.
Ti prego, culla l’attesa, alimentando la voglia.
La tua, la mia.
Ancora un po’, prima che di nuovo sia pronto a svuotarmi dentro di te.