Scampia è uno dei quartieri più conosciuti di Napoli. Ci viene sempre dipinto come la sede del male assoluto, una di quelle fortezze che fungono da dimora dei malvagi antagonisti nei classici romanzi fantasy, roccaforti di un potere oscuro contro il quale il paladino di turno deve scontrarsi. Ma questa fortezza oscura non ha eroi disposti a salvarla, qui non sorge mai il sole. Perlomeno è quello che ci fanno credere.
Sì perché i giornalisti fremono dalla voglia di avere in mano quella notizia “buona”, quella che ti fa scrivere il pezzo violento e struggente. Troppo facile, con Scampia questo è davvero troppo facile. Conosciamo tutti la sua storia, ma anche Scampia ha i suoi paladini, anche questa terra apparentemente arida ha qualcuno che lotta per non andare via e renderla un posto bello in cui vivere, in cui la parola futuro non coincida con la parola fuga.
Uno di questi eroi si chiama Rosario Esposito La Rossa, classe ‘88 e la sua spada sono la sua penna e un pallone. E sono proprio i calci su un pallone i protagonisti del suo ultimo romanzo, “Sotto le Ali del’Airone”, la cui storia racconta di un giovane ragazzo che desidera portare la speranza tra le strade del suo malandato quartiere e lo fa come allenatore di calcio. È il calcio della strada quello di cui parla il giovane scrittore, quel gioco che unisce i ragazzi da generazioni laddove esiste un pallone, di solito sgonfio, sporco e rattoppato, e la saracinesca di un garage che rimbomba fragorosamente quando un tiro va a segno. Il pallone unisce i ragazzini e lo fa prima che quella scelta forzata a Scampia cali su di loro come una mannaia: Sistema sì, Sistema no.
“In campo non esistono differenze – racconta Rosario – non esistono vincitori ma vincenti. L’insegnamento più bello ma più difficile da trasmettere ai ragazzi è l’importanza di saper perdere senza essere dei perdenti e di saper vincere da vincenti, senza l’imbroglio e la prepotenza.”
Il calcio diventa una livella che mette a confronto il figlio del boss e quello dell’impiegato, mostra loro il valore della vittoria, ma ancora di più insegna ad accettare la sconfitta attraverso l’allenamento e gli sforzi quotidiani. Questo libro descrive la bellezza dello sforzo onesto e della vittoria sudata, e non parla solo di una ventennale società di calcio, l’Arci Scampia, ma di giovani ragazzi che hanno detto no al Sistema, delle loro madri, delle loro famiglie, le quali spesso contano diversi morti ammazzati dalla Camorra, ma che si vendicano rendendo il loro quartiere un posto migliore e rifiutando la legge del taglione.
Per Rosario è necessario che i ragazzi conoscano la bellezza perché “quando si troveranno a dover scegliere tra il compromesso, il denaro facile e l’impegno, sapranno da che parte sta la bellezza”, afferma il scrittore.
Il suo impegno dunque si stampa sulle pagine, ma rimane impresso nei cuori di tutti coloro che lo accompagnano in questa esperienza. Rosario Esposito La Rossa non è un ragazzo qualsiasi, conosce bene il male che la Camorra può recare ad una famiglia. Egli infatti piange la morte del cugino, vittima del Sistema, e nel 2007 fonda l’associazione “Voci Di Scampia”(Vo.Di.Sca.) con l’intenzione di portare cultura e nuovi progetti che favoriscano la rinuncia alla delinquenza da parte dei suoi concittadini. Tra le iniziative più interessanti ci sono la partecipazione ad un progetto teatrale a cura del Teatro Mercadante di Napoli e, sempre in ambito teatrale, costituisce Vodisca Teatro, una compagnia di teatro civile. Però il suo più grande successo lo raggiunge nel 2011 fondando a Napoli una Biblioteca Nazionale per Ragazzi, che in soli 18 mesi è riuscita ad accumulare più di 20.000 volumi provenienti da tutta Italia.
Il più grande insegnamento di Rosario è insito nella sua scelta di restare a Scampia, nonostante tutto, perché quella è la sua terra e ognuno di noi ha il diritto di viverla e il dovere di migliorarla.
“Sotto le Ali del’Airone” è la voce di una realtà parallela a quella che comunemente conosciamo, e cerca di mostrare a tutti il lato buono di una medaglia conquistata onestamente.