Con un solido colpo
-come un lutto-
ho cancellato
il sole, i fiori
i giardini e le loro beatitudini
sonanti alle umane leggerezze
Che mi dica: oh finalmente!
Ho cancellato quelle
felici immagini;
le lascio ad altri a cui amore parla
il suono tintinnante della
gioia del
pendolo
o si erge sulle montagne con
l’ampiezza di un tramonto in fiore
Per me , queste insincere note
male accordano la mia pena
Per me, che dentro porto
il lago della consapevolezza
che mi unge di mortale saggezza,
per la gioia di questa infinita forma,
di questa melodiosa
tristissima malinconia,
risuona il canto di chi ha compianto,
nella solitaria stamberga,
da cui, sospirando, spiava la vita