“…nel soffitto gli Dèi, reclini su scranni dorati, guardavano in giù, sorridenti e inesorabili come il cielo d’estate”
(G. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo)
L’Olimpo greco è una dimensione che affascina e per tale motivo viene utilizzata in svariatissime forme, soprattutto in psicologia; le immagini degli dèi sono in effetti modelli universali che ci attraversano anche se non ce ne rendiamo conto; quindi perchè non “utilizzarli” per guardare al nostro rapporto con il cibo?
Cominciamo il nostro viaggio con un mito molto attuale: Saturno, o meglio Crono, in pratica il figlio che uccide il padre, non senza buoni motivi….; egli viene raffigurato con un temibilissimo falcetto, prima spietato e poi giusto, il che corrisponde a sapere con esattezza il momento in cui le cose vanno tagliate per rifiorire più abbondanti di prima.
Dentro di noi evoca ciò che è essenziale per sopravvivere e a livello del corpo fisico corrisponde allo scheletro, il nostro asse portante.
A questo dio non interessa il superfluo e l’abbondanza, con la sua falce discrimina cosa è giusto e cosa no in ogni campo della vita.
Quindi relativamente al cibo ci dira cosa mangiare, cosa ci fa male e cosa ci fa bene, ci aiuterà a non ingozzarci, a valutare quali sono i cibi più sani per noi e quali i momenti migliori per mangiarli.
Il suo senso di salute è senza fronzoli.
Siccome prima di diventare un vecchio saggio è stato un padre divoratore potrebbe spingerci a divorare a nostra volta, cibi e persone, con attacchi repentini, diventando insaziabili.
Saturno non ama la convivialità, non apprezza i cibi elaborati, l’abbondanza eccessiva e rumorosa. Ama mangiare con poche e selezionate persone, senza rumori intorno. Ci chiama a cibi semplici, senza sprechi e ci aiuta anche a lasciare nel piatto una porzione che per noi sarebbe eccessiva. Saturno apprezza i piatti di legno, le tovaglie di fibra naturale, la cottura al vapore, il pane caldo con un filo d’olio.
Le riflessioni che potete fare sono:
mangiate con calma?
siete capaci di lasciare il cibo nel piatto se siete sazi, oppure vi sentite obbligati a finirlo?
siete così rigorosi da mangiare anche cose che non vi piacciono se prescritte da qualche dieta che state seguendo?
vi criticate se non siete riusciti a stare alle regole?
“C’è un mondo nascosto, il mondo di cui il nostro è la parvenza: là vivono gli dèi”