Nella sua seconda autobiografia “L’età Forte”, Simone de Beauvoir scriveva: «In questo libro mi sono consentita delle omissioni, mai delle menzogne… Io mi limito ad esporre ciò che è stata la mia vita. Non voglio sostenere nulla, se non che la verità può interessare e servire».
Quale migliore introduzione per la presentazione di un Premio letterario dedicato alle donne ed alla loro memoria personale? L’ inziativa, alla sua prima edizione, si intitola “Donne tra Ricordi e Futuro” ed è stata presentata a Roma il 24 Gennaio al Palazzo dei Conservatori in Campidoglio alla presenza di una folta platea di giornalisti, scrittori, rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo per le pari opportunità e tanti lettori!
La scrittrice Lorena Fiorini, co-fondatrice dell’iniziativa e Presidente dell’Associazione culturale Scrivi la tua storia, ha così sintetizzato lo scopo di questo Premio letterario: “donare a tutte le donne la possibilità di esserci e realizzare qualcosa che resti nel tempo. Scovare i sentimenti di coloro che hanno raccontato solo a se stesse drammi e solitudini, gioie e momenti felici”.
Com’è nata l’idea di una competizione letteraria destinata alle donne? Me ne ha parlato la stessa Lorena Fiorini prestandosi ad una interessante chiacchierata.
L.F. “All’ingresso del Comune di Pratovecchio, un giorno, il mio amico Anselmo Fantoni (Sindaco della città) mi dice: “Lorena, facciamo un premio letterario?”. E’ stato l’avvio di un altro cammino sul filo della memoria. Quella memoria che ha guidato i miei primi scritti, dai racconti nati dalle esperienze all’interno della mia famiglia, ed è proseguito fin qui”.
Lorena è una signora dal portamento gentile e gli occhi dolci ma vividi di curiosità, la stessa che sin da bambina l’ha portata ad amare la letteratura e la scrittura. Nella sua terra toscana, che lasciò durante l’infanzia per seguire gli impegni familiari ed un futuro migliore, oggi più che mai ritrova il senso della memoria di gesti semplici eppure quasi aristocratici per la loro unicità.I ricordi, la dimensione quasi pascoliana degli affetti e dei luoghi familiari sono elementi che conferiscono particolarità ad alcuni dei suoi romanzi come “Smarrimento d’amore” del 2009, ed il più famoso “Betty sono Bruno” del 2011, biografia umana e storica del padre Bruno, eroe della II Guerra Mondiale. Una chiacchierata tra un padre quasi novantenne dalla lucidità strabiliante ed una figlia desiderosa di riscoprire la storia della propria famiglia, attraverso la quale reinterpretare con maggiore consapevolezza tutta la storia del “900, ricostruita anche attraverso un contatto diretto con le istituzioni: l’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, la Croce Rossa Nazionale e Internazionale, l’Ufficio Segreto del Vaticano, gli Uffici del Corpo Forestale dello Stato, i Comuni di Pratovecchio e Stia; “ i cassetti delle persone care”.
Alla base di una iniziativa finalizzata a diffondere la buona abitudine dello scrivere c’è dunque un intenso percorso umano, storico,letterario.
Diverse sono le sezioni a cui è possibile partecipare. Si va dalla narrativa alla poesia includendo anche saggi di antropologia, storia e sociologia sino a libri che parlino di cucina in famiglia!Secondo le intenzioni della stessa scrittrice aretina, la scrittura creativa deve “far uscire le donne allo scoperto” e questo premio letterario potrà aiutarne tante “ad aprire i cassetti, liberando i propri scritti dalla polvere”.
Nel salutarci Lorena mi ha lasciato questa frase: “Scrivere vuol dire non essere più soli, viaggiare con la propria fantasia.Vuol dire riempire le giornate di qualcosa che aiuta ad affrontare le difficoltà, fa alleggerire preoccupazioni, dona stati d’animo più leggeri.” E’ un messaggio che dà il senso di quanto sia importante non trascurare le proprie passioni, soprattutto quando si tratta di imprimere qualcosa di noi stessi su carta e, perché no, su Web.
Informazioni complete inerenti alle dinamiche di partecipazione al Premio “Donne tra ricordi e futuro”, possono essere trovate al seguente sito web http://www.donnetraricordiefuturo.org/.
L’immagine di copertina è tratta dal dipinto “La donna senza tempo” della pittrice Antonella Cappuccio.