“Ancor prima di arrivare in paese, la strada che porta a Montesodi Marittimo non è di quelle a cui uno possa restare indifferente.”
Così inizia il nuovo romanzo giallo di Marco Malvaldi, scrittore italiano e autore de “La carta più alta” e “Il re dei giochi”. Malvaldi torna alla ribalta sugli scaffali delle librerie e nelle graduatorie di gradimento dei lettori con la sua nuova creazione, “Milioni di milioni”.
Come in tutti i gialli, i luoghi e i paesaggi descritti hanno la loro influenza nella realizzazione di quella suspense che solitamente tiene sulle spine il lettore.
Montesodi Marittimo è il paesino “immaginario” dove si sviluppa la trama intricata del libro:
“Ottocentododici: è il numero degli abitanti del paese, il che mette gli esseri umani in netta minoranza rispetto al numero di galline. […] Sessantanove: l’età media del paese. […] Ventiquattro: i gradi di pendenza della strada principale di Montesodi, lungo la quale si sviluppa quasi per intero il paesello.[…] Meno diciassette: la temperatura minima raggiunta nel corso dell’ultima settimana del 2011.[…] Tre: il numero degli esercizi commerciali nel territorio comunale. […] Un diluvio di numeri, insomma, per un deserto di paese.
Un paese così piccolo, dove gli abitanti si accoppiano tra loro oramai da secoli, può essere considerato “il paese più forte d’Europa”? Non è questo, forse, un mistero? Questi rapporti incestuosi hanno rilevanza sull’assetto genetico della popolazione? Il mistero si cela nel DNA? Quando ci sono incognite difficili da risolvere la scienza si incupisce, perché è nell’indole umana capire e conoscere anche le stranezze più piccole dell’esistenza umana. Per questo Piergiorgio Pazzi, un fisiologo clinico, viene inviato a Montesodi con l’incarico di prelevare campioni di sangue e individuare la possibile presenza di anomalie genetiche nella popolazione e ricostruendo le parentele degli abitanti, cercare di scoprire da dove deriva tutta questa “forza”.
Tutto sembrerebbe procedere tranquillamente se non fosse che una mattina la maestra Annamaria Zerbi, la vedova che accoglie in casa il protagonista, viene trovata morta sulla sua poltrona
“Poi per abitudine, pose due dita di fianco alla trachea, dove la carotide avrebbe dovuto pulsare. Nulla”
Sembra a prima vista un attacco di cuore ma Pazzi intuisce che non è così. La signora Zerbi è stata assassinata? Considerando, inoltre, che il paesino è stato sorpreso da una tempesta di neve che lo isola per giorni, l’assassino deve essere ancora lì tra loro. Perché l’anziana vedova è stata uccisa? Chi ha preferito metterla a tacere? Forse la Zerbi era a conoscenza di un profondo segreto che avrebbe potuto svelare l’arcano mistero di questo misterioso borgo? Purtroppo tutti in paese hanno un alibi per l’omicidio tranne Piergiorgio che, se non vorrà finire in galera, dovrà lui stesso trovare l’assassino e di conseguenza le prove per scagionarsi, indagando tra segreti e omertà.
Un romanzo piacevole e rilassante, comico in alcuni aspetti e intrigante come un vero e proprio giallo per altri. È ovviamente un genere molto specifico e non è quindi detto che possa attirare l’attenzione di tutti, ma caro lettore, se sei un appassionato delle avventure di Sherlock Holmes o del piccolo e buffo detective belga Poirot o del Commissario Maigret o ancora, se siete stati rapiti almeno una volta dai casi di Kay Scarpetta, la protagonista dei gialli di Patricia Cornwell…beh che dire? Qui troverai sicuramente pane per i tuoi denti.
Romano Battaglia ha scritto che “Il mistero ha sempre accompagnato il cammino dell’uomo e l’avventura dell’esistenza non sarebbe così affascinante se ci fosse dato conoscere tutto quello che ci circonda.” Se questo mistero vi incuriosisce non dovete far altro che leggere!