Stelle e pianeti,
riposate segreti!
Tesse il giorno un gran velo
sull’armadio del cielo.
Brizzolate il granbuio di starnuti diamanti,
confondendo distanze tra chi è dietro e davanti.
Bricioline di luce su tovaglie d’abisso
sarà astronostromo chi vi osserva ben fisso.
Moltitudine d’occhi dentro a un orbita vuota
consapevoli alcune che la fine è già nota.
Siate voi supernove o giganti gassose,
nane rosse, binarie…siete mica già esplose?
E voi, pallide lune? Con costanza discreta,
che l’elisse d’amore, vi incatena al pianeta.
Come comete gareggiate ben leste
ai sideral campionati della volta celeste.
Buchi neri golosi, torte d’antimateria,
testimoni che il cosmo è una cosa ben seria.
Asteroidi migranti che in entropici banchi
traversate galassie senza esser mai stanchi.
Costellate presenze, nebulose ben rare,
attendete la notte per uscire a comprare!
Per sbrilluccicare, spruzzacchiando il profondo
blu cappotto del cielo, sacco a pelo del mondo.
Moltitudine muta che, sommesso, fa il verso
traducendo in accordo, l’armonioso universo.
Oh, voi stelle e pianeti,
dietro sbarre di sole
evadete ogni notte,
senza dire parole.