Letteratu.it

Jacob Ludwig Karl Grimm: la sua vita poliedrica.

Jacob Ludwig Karl Grimm nacque ad Hanau, fu scrittore tedesco e professore di lettere antiche, nonché bibliotecario a Gottinga.

Nel 1837, fu destituito per le sue idee liberali, nel 1840 Francesco Guglielmo IV lo chiamò a Berlino ed in questo periodo, insieme al fratello Wilhelm Karl, pubblicò una raccolta di “Saghe Germaniche” (Deutsche Sagen) e una di “Fiabe” (Kinder und Hausmärchen), le più celebri storie registrate dalla tradizione popolare con grande senso di fedeltà alle fonti, tramandate fino ai giorni nostri e diffuse anche nei paesi del Mediterraneo.

I testi orali originari, ripresi dalle più disparate culture europee, erano intrisi talvolta di credenze di tipo mistico; a differenza di quanto generalmente di pensi, però, Grimm non si occupò soltanto di narrativa. Al contrario, si interessò di diritto, di grammatica, di mitologia, di letteratura in genere e di linguistica: “Storie delle lingue germaniche” (Geschichte der deutschen Sprache), è ancora oggi considerato un manuale fondamentale per qualsiasi germanista che si rispetti.

In collaborazione con il fratello, attese anche all’avvio della pubblicazione di un “Dizionario tedesco” (32 volumi, 1852-1961: l’opera proseguì anche dopo la morte dei Grimm), tappa fondamentale per la conoscenza etimologica e storica delle parole tedesche.

In particolare, le due personalità, opposte e complementari, furono sempre viste come perfettamente adiacenti allo spirito richiesto da una così imponente opera di ricerca linguistica: Jacob era infatti più rigoroso e più solerte, Wilhelm, invece, più poeticamente sensibile.

Il Dizionario, portato avanti, ben oltre la morte dei Grimm, dal lavoro collettivo di specialisti attraverso più di una generazione, fu realizzato quindi dai due fratelli solo in parte, e neppure la maggiore, anche se venne approntato inconfondibilmente secondo i loro dettami rivoluzionari, specie quelli di Jacob, che vi si dedicò con un impegno totale; in esso vi è il lessico di tutto il patrimonio linguistico tedesco a partire dalla metà del XV secolo.

Fulgido esempio di applicazione di un metodo scientifico interdisciplinare, ebbe il merito di accostare la letteratura e la lingua, fondando addirittura la germanistica moderna: egli riconobbe infatti la regolarità di alcuni mutamenti consonantici che distinguono le lingue germaniche dalle altre lingue indoeuropee. La cosiddetta “Legge di Grimm” è una delle più celebri leggi fonetiche che regola la modifica delle consonanti dall’indoeuropeo al proto-germanico.

Morirono entrambi a Berlino, Wilhelm nel 1859, e Jacob quattro anni più tardi, il 20 settembre 1863.

L’interrogativo resta: è possibile oggi interessarsi di così tanti campi del sapere, apparentemente lontani tra loro, senza rischiare di apparire dispersivi?