Fu questo un poeta – colui che distilla
un senso sorprendente da ordinari
significati, essenze così immense
da specie familiari
morte alla nostra porta
che stupore ci assale
perché non fummo noi
a fermarle per primi.
Rivelatore d’immagini,
è lui, il poeta,
a condannarci per contrasto
ad una illimitata povertà.
Della sua parte ignaro,
tanto che il furto non lo turberebbe,
è per se stesso un tesoro
inviolabile al tempo.
Emily Dickinson
Chi è il poeta per un poeta?
Non è un gioco di parole, al contrario la risposta a questa domanda conduce dritto, dritto ai meravigliosi versi di Emily Dickinson.
In “Fu questo un poeta” la voce più sensibile degli Stati Uniti del XIX secolo delinea i contorni della figura del poeta e in qualche modo definisce se stessa.
Pur imprigionata nelle catene della solitudine, Emily Dickinson riesce a costruirsi delle ali e volare lontano. Sono per l’appunto le ali della poesia che le permettono di scavalcare il contingente e percorrere con la sola forza dell’immaginazione ogni dove ed ogni quando.
L’autrice è dunque consapevole del singolare privilegio che il poeta ha. E lui soltanto. È conscia della forza totalizzante ed eccezionale che investe l’uomo e lo rende poeta. Dotato di occhiali speciali egli riesce a portare alla luce l’essenza, di scandagliare la profondità della realtà.
L’ordinario diventa straordinario.
“Rivelatore di immagini”, il poeta vede oltre l’oggetto e percepisce qualcosa. L’emozione si traduce in parole che si dispongono in versi, e le parole sono gli strumenti che l’artista usa per donare a noi, “condannati per contrasto ad un’illimitata povertà”, il frutto della sua visione. In questo modo ci fa partecipare della sua esperienza e ci presta per un attimo i suoi occhiali. Ogni immagine così tratteggiata apre un varco verso l’infinito.
Il poeta è una voce dissonante e solitaria che si eleva dalla massa, perché lui soltanto in grado di scoprire l’inesplorato.
Se, allora, riflettiamo accuratamente risulta ancora attuale la valutazione che gli antichi greci esprimevano circa il ruolo del poeta: mediatore tra il mondo degli dei e la realtà umana, egli rappresentava un prescelto dalle muse, interprete del linguaggio divino e vate presso gli altri uomini.
A distanza di molti secoli e di molte generazioni di poeti Emily Dickinson, sembra sostanzialmente confermare questa idea.
“Tesoro inviolabile al tempo”…