Finora il nome di Joseph Kony non diceva molto. Ora, grazie anche alla diffusione del video girato dal fondatore dell’associazione ‘Invisible Children Inc.’, arrivato vicino alle cento milioni di visualizzazioni in sole due settimane da quando è stato reso pubblico, la storia di questo criminale è diventata molto più famosa. Kony è il capo dell’LRA, Lord’s Resistance Army, un gruppo di guerriglieri ugandesi di matrice cristiana. Costituitisi nel 1987, il loro intento è trasformare l’Uganda in una teocrazia, lo stesso Kony si proclama portavoce di Dio e medium dello Spirito Santo e vorrebbe fondare tale teocrazia sulla sua personale interpretazione che dà ai dieci comandamenti. Nel corso degli anni, l’LRA ha compiuto atrocità ed azioni brutali contro i civili tra cui omicidi, mutilazioni, stupri e in alcuni casi anche episodi di cannibalismo. Ciò che più ha colpito è che Kony abbia rapito bambini per costringerli ad arruolarli nel suo esercito. Si conta che circa 66.000 bambini siano stati destinati a tale scopo.
Nel 2005, Kony è stato incriminato per crimini di guerra dalla Corte Penale Internazionale dell’Aia, ma da allora ha sempre evitato la cattura. I capi di accusa sono ben 33, dodici dei quali per crimini contro l’umanità che comprendono omicidio, riduzione in schiavitù, schiavismo sessuale e stupro, mentre gli altri ventuno, rubricati tra i crimini di guerra, comprendono omicidio, maltrattamenti e attacchi intenzionali di civili, saccheggio, induzione allo stupro, rapimento e sfruttamento di bambini.
‘Kony 2012’ è il titolo della campagna lanciata dall’ ‘Invisible Children Inc.’; tale associazione no profit, è stata fondata nel 2004 da Jason Russell, Bobby Bailey e Laren Poole, all’epoca studenti universitari colpiti da ciò che avevano visto in un loro viaggio in Uganda compiuto nel 2003. Da quel momento il loro preciso intento è contrastare le azioni dell’LRA, informare le persone riguardo la figura di Kony e battersi affinché egli venga finalmente arrestato. Nel 2010 la loro azione ha trovato appoggio nel Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che firmando il ‘Lord’s Resistance Army Disarmament and Northern Uganda Recovery Act’ nel maggio di quell’anno, ha inviato 100 consiglieri militari statunitensi per appoggiare l’Esercito nazionale contro i ribelli dell’LRA. Nel video girato per la campagna in questione, si mette in evidenza come sia importante un’azione che miri a sensibilizzare l’opinione pubblica per un tema così importante, a tal fine sono stati prodotti kit da acquistare per sostenere l’azione e manifesti di propaganda che verranno affissi nelle varie città. La stessa associazione si sta mettendo in contatto con personaggi del mondo del cinema e della politica che possano offrirsi come testimonial per la campagna ‘Kony 2012’.
Bisogna precisare che Joseph Kony non si trova più in Uganda dal 2006. Questo, tuttavia, non vuol dire in nessun modo che Kony non vada fermato comunque. Ovunque si trovi adesso è giusto che paghi per il male causato e che è ancora capace di fare. Nell’ottobre 2011 il presidente Obama ha inviato in Uganda cento consiglieri americani per unirsi all’esercito ugandese nello scopo comune di trovare Kony.
Naturalmente ogni causa ha i suoi pro e i suoi contro, non importa quanto giusta possa essere. Non sono mancate le critiche mosse all’organizzazione, ai suoi creatori e al messaggio inviato. Chi può essere contro l’arresto di Joseph Kony? Ci sono persone che dicono che è morto 5 anni fa; altri che sostengono che non sia lui il male maggiore ma l’attuale governo ugandese guidato dal presidente Musuveni; altri ancora accusano Invisible Children di servirsi della causa solo per acquisire notorietà e fare soldi; alcuni si lamentano della poca trasparenza nell’uso dei fondi, altri perché l’associazione spende troppo in produzione dei documentari, stipendi e altri servizi non “diretti”. E’ saltato fuori addirittura cheInvisible Children possiede un conto alle Cayman, celebre paradiso fiscale. In realtà hanno trovato modo di criticare e lamentarsi di tutto, mettere in discussione ogni cosa e giudicare con moralismi e commenti, molte volte veramente inopportuni.
Negli ultimi giorni la ‘Invisible Children Inc.’, si è dovuta difendere da accuse riguardo i finanziamenti ricevuti, lo stesso video della campagna ‘Kony 2012’ ha subìto critiche e proprio lo scorso 17 marzo, il regista e voce narrante del video, Jason Russell, è stato protagonista di un episodio increscioso: è stato fermato dalla polizia di San Diego mentre era nudo ed ubriaco in strada. Inoltre, Russell, avrebbe anche vandalizzato alcune auto parcheggiate, prima che intervenissero le forze dell’ordine. Un agente ha dichiarato che “Abbiamo capito che doveva essere ricoverato in una struttura sanitaria considerato le cose che stava dicendo”, mentre l’associazione ha spiegato in un comunicato che “Le ultime due settimane sono state molto pesanti per tutti noi, in particolare per Jason, e questo peso si è manifestato nell’increscioso incidente”.
Riguardo gli introiti infine, con l’auspicio che realmente vengano destinati alla causa per cui l’associazione si batte dal 2004, la ‘Invisible Children Inc.’ incassa quasi 14 milioni di dollari l’anno, con un profitto netto di quasi 5 milioni. Jason Russell, riceve come retribuzione l’1% delle spese totali dell’organizzazione, ossia 89.669 dollari all’anno. Anche il co-fondatore Laren Poole e il direttore esecutivo Ben Keesey ricevono stipendi similari. Ma tali cifre sono destinate ad essere surclassate quest’anno e secondo quanto dichiarato dallo stesso Jason Russell, in una sola settimana ‘Invisible Children’ avrebbe già venduto 500.000 kit da 30 dollari ciascuno, per un incasso totale di 15 milioni di dollari.