Puahhh. Anatroccolo adoratore di singhiozzi ingestibili: riproduttore di spenti sfiati gommosi che arroventano fosforescenti oceani-uomo in timbrature di focherelli-cerini-gomme alla nicotina- flusso di influssi apatici e capello impregnato di balsamo in un piatto di pasta d’ambra qua qua qua-musicassetta su cofani mal messi… manovali premono REC: stelle registrate in divisioni su lavagne, grembiuli odoranti di sale marino immortalante hamburgers di bambini. “ Vuoi realmente realizzare la realtà di uno spirito durante la cerimonia delle piramidi azteche attorcigliate, ripiegate su se stesse, gelose del progetto GOD save the DEMON?” . Demone infante sgranocchia crackers di riso; istanti ( di salsicce incastrate nella papilla sempiterna – FASTIDIOSA-), di sconcerto, di obesità velocizzata da un tempo disvelato… OCEANO! Questo oceano che denuda le donne ordinando pompini e sabbia e anatre colloquianti e questionanti con l’arco di canne lunatico: donne di riti esoterici, donne di perdoni scacchistici, realità fotografata da oceani, alfieri… sfumata accelerazione quando l’acqua è alla mattina devota. Schifo, merda, rotoli di feci+ mosche+ alette verdastre, naso incollato al legno delle mollette: tuttavia parole per insultare mattino nel mare. Neanche le mosche indossano costumi, il sole smonta le anatre nelle menti delle mosche… Eigh, Eigh, Eigh ( mastica fagioli oltraggiando l’oceano. “ Arriba, Arriba, uomo di 200 kg; sporcare guardando solo mare. AMIGOS”).
Ed Amen colante di pelle succedanea.
Ora Pro Nobis!
Spento!