Pietro ha 40 anni e due figlie piccole.
È laureato in Architettura ma non svolge la professione, perché a Napoli, se non entri in un giro buono, non puoi farti neppure una famiglia. Lavora per una società privata. Libero professionista con partita Iva, di quelli che dichiarano tutto ciò che guadagnano, e che pagano oltre la metà del guadagno in tasse.
Sua moglie, Arianna, è laureata, dottore di ricerca ed un curriculum lungo quattordici pagine. Lavora da ventidue anni, sempre precaria e sottopagata. Ha provato a rincorrere i suoi sogni di gloria, ma non godrà di una pensione. Pietro sì, ma solo perché paga la cassa dell’Ordine, che gli costa un botto. Pietro e sua moglie sono vittime della crisi economica.
Pietro quasi non lavora più, la moglie non riesce più a trovare un impiego neppure sottopagato e sotto-qualificato.
Pietro ed Arianna appartengono a quell’esercito di liberi professionisti le cui file si ingrossano giorno dopo giorno, quelli che erano medio-alta borghesia, che facevano girare moneta e che adesso non hanno i soldi per arrivare alla fine del mese ed hanno un mutuo esorbitante sul collo. Sono due silenziosi, di quelli che continuano a sorridere per non disperare, ad andare a lavorare ogni mattina anche se il lavoro non c’è più, per illudersi di avere ancora uno scopo, nella vita, per poter tornare a casa la sera e guardare fieri le proprie figlie, quelli che si sforzano di sperare che presto ci sarà una ripresa, perché, sennò, come faranno? Li ascolti mentre parlano con dignità della loro condizione, delle paure e della superficialità di quanti, in giro, non capiscono che la loro sta diventando la norma e ti prende un rigurgito aggressivo.
Perché si tratta di persone che hanno studiato e lavorato tutta la vita e che adesso, a 40 anni, non trovano un modo per riciclarsi altrove. Vorresti solo che si squarciasse il rumore del silenzio che li avvolge e che si raccontasse che storie così sono comuni e che ci sono un sacco di persone che stanno peggio e non mangiano più. E che se i soldi non girano finisce tutto. Pietro ed Arianna in Grecia ci volevano andare in vacanza, l’estate prossima. Finiranno col viverci. In Italia.