Il 10 novembre scorso, nella sala Promoteca del Campidoglio a Roma, si è svolta la XXV edizione del Premio Elsa Morante. Ad essere premiati quest’anno sono stati il Giudice di Corte D’Assise, Giancarlo De Cataldo, vincitore del ‘Premio Morante per la narrativa’ per il suo libro ‘In giustizia’, edito da Rizzoli; Don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, ha ricevuto il ‘Premio Morante italiani illustri nel 2011’ grazie al suo ultimo libro ‘Non uccidete il futuro dei giovani’, della Dalai Editore; alla giornalista Lilli Gruber è andato invece il ‘Premio Morante per la Comunicazione 2011’; infine ‘La saggistica del Premio Morante’ se l’è aggiudicato la scrittrice andalusa Marina Cepeda Fuentes, in particolare per la sua ultima opera ‘Sorelle d’Italia – Le donne che hanno fatto il Risorgimento’, della Blu Edizioni.
La giuria che ha scelto i vincitori è di quella che conta. Presieduta dalla scrittrice Dacia Maraini, era composta dalla direttrice dell’evento Tjuna Notarbartolo, giornalista, scrittrice e critico letterario, da Francesco Cevasco, caporedattore delle pagine di cultura del ‘Corriere della Sera’, da Vincenzo Colimoro, presidente dell’Assostampa Campania, da Emanuele Trevi, giornalista e scrittore, da Teresa Triscari, direttrice dell’Istituto Italiano di cultura di Bratislava, dal direttore di La7 e La 7d, Paolo Ruffini, dallo scrittore Andrea Camilleri ed infine dal giornalista televisivo Maurizio Costanzo. Questi ultimi due non hanno potuto presenziare all’evento per questioni di salute. Presenti in sala anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.
La serata è stata piacevole ed interessante, dinanzi ad un pubblico che ha riempito la spettacolare sala Promoteca, sono stati premiati i vincitori dei vari premi, che a turno hanno anche risposto a qualche domanda posta dai giurati. Prima di ogni premiazione, l’attrice italiana Pamela Villoresi, vestitasi con degli abiti che rimandavano ai colori della nostra bandiera, leggeva dei passi tratti dai libri dei vincitori del ‘Premio Morante’. “La giustizia è un’aspirazione – ha dichiarato Giancarlo De Cataldo nel suo intervento – perché essa innanzitutto è perfettibile e non perfetta e perché spetta sempre ai giudizi il primato dell’interpretazione. Questo è il nostro mestiere, interrogarci sempre, porci dei dubbi e riconoscere anche i limiti umani”. La Gruber ha sottolineato come c’è “Una fortissima richiesta di informazione da parte del pubblico, soprattutto per le trasmissioni di approfondimento. Bisogna premiare la qualità, non per forza un programma di qualità è sinonimo di un programma noioso”. La Fuentes invece ha raccontato di come nel suo libro volesse “Incominciare a parlare del Sud Italia con le vicende della Repubblica Partenopea e finirlo con altre donne del Meridione, ovvero le brigantesse”. Infine Don Andrea Gallo, ha invitato ad “Ascoltarci, ricordiamoci che apparteniamo tutti alla grande famiglia umana, io stesso quando ascolto gli altri, mi completo”. Poi ha letto la lettera scritta a Fabrizio De Andrè dopo la sua morte.
Il Premio Elsa Morante si svolge sempre in autunno e nel corso degli anni è stato anche invitato presso l’Istituto Italiano di Praga, quello di Chicago, quello di Budapest, di Varsavia, di Cracovia, di Bratislava e di New York. La manifestazione ormai, è ritenuta una vera e propria istituzione letteraria seguita ed attesa come un appuntamento fisso della cultura italiana da specialisti e lettori di tutto il Belpaese. Dal 2003 inoltre, l’agenzia di ritagli stampa milanese, Eco della Stampa, ha riconosciuto il Premio Elsa Morante come la maggior manifestazione culturale nata in Campania per numero di articoli dedicati dai media nazionali. Questa edizione infine, ha visto la partnership con il network La7 ed è stata dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia.