… Bù !!
Ci sono gli scettici, quelli che non ci credono, che restano a casa come un lunedì qualsiasi . Allora io oggi parlo a coloro che quando la luce si spegne trattengono il respiro, che quando entrano in quelle case grandi , buie e fredde avvertono troppa densità, per coloro che camminano di notte e osservano il loro respiro gelarsi all’improvviso. Oggi parlo a coloro che questa notte si tingeranno di bianco il volto e di nero gli occhi per mescolarsi agli spiriti che viaggiano liberi, sotto la luce di una luna nuova. Parlo a coloro che si sono lasciati affascinare da questa festa americana, le cui origini , tuttavia,risalgono ad antiche feste celtiche europee. Ma non è di questo che parleremo oggi. Come sovrano assoluto del terrore e della paura vi propongo Edgar Allan Poe , con ” Lo Spirito dei Morti ” .
Starà la tua anima disperata e sola
fra i bui pensieri d’una grigia lapide,
Non uno, in tanta folla, verrà a spiarti
in quella tua più segreta ora.
Non dir nulla in quella solitudine
che non è però desolazione – perchè, allora,
gli spiriti di quelli che in vita
ti precedettero incontrerai, nella morte,
di nuovo intorno a te – ed il loro volere
porrà in ombra il tuo: ma tu, non dir parola
La notte t’apparirà accigliata e greve
e le stelle non più occhieggeranno
dai loro alti troni celesti, con luce
di vaghe speranze offerte ai mortali
ma le loro rosse sfere, prive d’ogni raggio,
al tuo languente occhio si mostreranno
come incendio e ardore
che per sempre t’investiranno.
Avrai pensieri che non potrai bandire
visioni che mai più svaniranno
che mai più da te saran disgiunte
come le gocce di rugiada dall’erba.
La brezza – l’alito di Dio – è caduta
e la nebbia sulla collina
un’ombra – un’ombra che non si squarcia,
è un simbolo, è un segno
già per come incombe sugli alberi,
mistero dei misteri.
Cosa c’è dopo la morte? Vagherà la tua anima tra i pensieri che non hai sciolto. Vagherà tra le persone che hai conosciuto senza poterle sfiorare, se c’è qualcosa che non hai risolto resterai legato alla terra senza poterti liberare. Vagherai , ma non in solitudine, poichè quelli che come te non hanno risolto alcunchè ti terrano compagnia .
Ma tu non dir parola.
Sshhh. I sussurri che si sentono di notte, fuori la finestra che noi comuni mortali chiamiamo vento, sono labili pensieri di coloro che ci circondano silenti e invisibili. E starà la tua anima disperata e sola, senza alcuna consolazione. La notte non avrà più alcuna bellezza e le stelle non sembreranno più luminose e belle, ma solo vaghi punti di luce insignificante, senza vita alcuna, senza scintilla, senza gioia. Al contrario , le loro sfere rosse, saranno incendio e ardore che per sempre ti investiranno.
Paura?
E per sempre vagheranno con te pensieri e visioni che non svaniranno, congiunte a te come lo era prima la vita.
Mistero dei misteri.
Ecco cos’è la vita, e ancora di più la morte. Ecco la visione di Poe sulle anime dopo la morte. Personalmente avverto una forte inquietudine ogni volta che mi imbatto in questa poesia, che non è famosa come “IL Corvo” , ma penso che per questa notte sia decisamente più adatta. Non è forse, questa, la notte in cui si assottiglia ,fin quasi a sparire, il velo che separa i vivi da morti?