Nato a Rio de Janeiro il 24 agosto 1947, Paulo Coelho dimostra fin da ragazzo una sorta di avversione per le regole e, al tempo stesso, un bisogno ossessivo di affermare la propria creatività.
Il padre Pedro è ingegnere, la madre Lygia, devota e religiosa: la famiglia appartiene al ceto borghese. Paulo vive nel signorile quartiere di Botafogo, e frequenta la scuola gesuita “Santo Ignacio”. Qui scopre la sua vocazione letteraria: vuole diventare uno scrittore. Vince il suo primo premio in un concorso scolastico di poesia. Immediatamente si denota una chiara vocazione da artista in netto contrasto con il futuro da brillante avvocato che la famiglia si aspettava da lui.
All’età di 17 anni, il padre, d’accordo con un amico medico, fa rinchiudere Paulo in manicomio. Questa soluzione, per quanto drastica, non distoglie il ribelle Paulo dai suoi obiettivi: successivamente entra poi in contatto con un gruppo di teatro e comincia a lavorare come giornalista. Il teatro rappresentava un’attività immorale per la borghesia dell’epoca. I genitori lo portano in ospedale per la terza volta.
Nel 1971 Coelho incontra Raul Seixas, cantante e compositore; diventano grandi amici e Raul invita Paulo a scrivere i testi per le sue canzoni. Il primo album esce nel 1973 con il titolo “Khig-Há-Bangalo”, contribuendo alla svolta del panorama rock brasiliano. I due inoltre hanno fatto parte della “Società Alternativa”, un’organizzazione che si opponeva
all’ideologia capitalista, difendeva il diritto del singolo individuo a fare ciò che voleva, e praticava la magia nera.
In questo periodo Paulo e Raul pubblicano il “manifesto de Khig-há”, in nome della libertà. La dittatura militare attivissima in quel periodo, li reputa sovversivi, e vengono arrestati e imprigionati. Raul esce presto, mentre Paulo rimane in cella più a lungo perché considerato pericoloso esponente di quella operazione editoriale. Due giorni dopo la sua scarcerazione, viene fermato mentre cammina per strada e portato a un centro militare di tortura dove è trattenuto per vari giorni. La vicenda lo segnerà profondamente.
Nel 1979 incontra Christina Oiticica, il grande amore della sua vita, che sposerà il 2 luglio 1980. Paulo e Chris viaggiano in vari paesi europei, dove le esperienze raccolte costituiranno linfa per la produzione letteraria dello scrittore brasiliano. Inizia a scrivere e i suoi testi, che parlano di forza individuale, riscuotono subito un grande successo.
In breve tempo Paulo Coelho diventa così ricco da comprarsi ben cinque appartamenti. Lui stesso avrà modo di affermare di avere denaro a sufficienza per vivere tre reincarnazioni. Il suo esordio avviene nel 1986 con il libro “Diario di un mago”, seguito un anno dopo, da “L’Alchimista”. Quest’ultimo titolo vende 11 milioni di copie e viene tradotto in 44 lingue. In Francia “L’Alchimista” rimane in testa alle classifiche per trentatre settimane consecutive.
In totale Coelho ha venduto oltre 31 milioni di libri pubblicati in 150 Paesi, dal Giappone, all’Iran, alla Lituania, e tradotti in 56 lingue. Paulo Coelho è un eclettico pensatore, geniale nell’arte di trasmettere le sue esperienze utilizzando
un linguaggio universale, semplice e immediato, capace di raggiungere il cuore di milioni di lettori. I suoi racconti hanno il potere di ispirare i popoli. L’autore è diventato nel tempo una vero mito della letteratura mondiale.
Paulo Coelho è anche autore televisivo e giornalista; è autore di una rubrica domenicale su “O Globo”, uno tra i quotidiani a maggior tiratura in Brasile. Papa Giovanni Paolo II lo ha ricevuto in udienza nella città del Vaticano nel 1998. Coelho è stato il primo scrittore non musulmano a visitare l’Iran dopo la rivoluzione Islamica del 1979. I suoi ultimi libri si intitolano “La strega di Portobello” (2007), “Brida” (2008), “Il vincitore è solo” (2009), “Le Valchirie” (2010).