Che cos’è il tempo? Se nessuno me lo domanda, lo so.
Se voglio spiegarlo a chi me lo domanda, non lo so più.”
Sant’Agostino rispondeva così a chi gli chiedesse di definire il tempo: un gentile, imbarazzato, mortificato “non-lo-so” insomma! Ma in quanti ci hanno provato..?
Filosofi, scrittori, scienziati; grandi menti di studiosi, di creativi, di curiosi: lo hanno scandito, lo hanno contato, lo hanno suddiviso, ma nonostante continui a fluire e a scivolarci tra le dita e sotto il naso, nessuno è riuscito ancora a trovargli una definizione, un’etichetta…
Sarai qualcos’altro, oltre che ad un ossessivo ticchettìo… ma cosa? Ed è vera la storia, che tu, almeno tu, sei eterno…?
Ed ovviamente ogni cosa che l’uomo pensa, scrive.
Fonte Avellana, un piccolo angolo di quietudine tra le verdeggianti pendici del monte Catria, vicino Urbino, accoglie in sè un evento prezioso e pregnante di significato.. In realtà lo scopo è proprio quello: trovarlo un significato. “Il valore del tempo nella scrittura”: 13-14-15 maggio 2011. Tre interi giorni con una fittissima lista di appuntamenti tutti interamente dedicati a questo grande mistero e a come questo viene affrontato, narrato, cercato e bramato nella letteratura.
Protagonisti in prima linea filosofia e spiritualità –quella sembra non guasti mai!-, alcuni incontri a dire il vero saranno proprio mistico-religiosi: ad intervenire ci saranno Alex Celli, Mariangela De Togni, padre Antonio Spadaro, padre Alessandro Barban. Una collaborazione tra tempo e anima, che sembrano incontrarsi e affrontarsi con equilibrio, serenità e speranza… per quelli che ancora ce l’hanno! -Lo so, non mi smentisco mai!-
Gli incontri invece più filosofici si terranno con personaggi come Eros Olivotto, che scrive di dimenticanza e di perdita dell’attesa –musica per le mie orecchie!- ; Rosa Elisa Giangoia, docente che si interessa del sorpassare del tempo; Maria Carla Baroni, invece tra divenire, tempo e morte. Vi sarà poi anche un’altra voce in capitolo, quella della linguistica, perchè il tempo non cambia, ma porta cambiamento e la prima a cambiare è la lingua, il modo di comunicare sia in forma scritta che orale e saranno Massimo Sannelli e Luca Artioli ad argomentare tale sfera.
Tre giorni organizzati alla perfezione dunque!
Tre giorni di tempo
a “perdere” tempo
per scoprire cos’è il tempo…
E chissà che questa non possa essere la volta buona!