Siamo un popolo di lettori, lo so.
Ma in molti casi chi ama leggere è anche un grande appassionato di scrittura: si scrive per passione, per svago, per necessità; si scrive di fuoco, di cielo e di mare; si scrive per amore, per rabbia, per dolore; di vita o di morte… Ciò che fa la differenza è il modo estremamente soggettivo con la quale viviamo questa passione che varia di persona in persona, a seconda della sensibilità, dello scopo, delle esigenze. L’unica cosa che ci accomuna tutti è la sensazione che ci fa provare: spesso dopo tanto scrivere, le mani stanche e la penna scarica (perchè chi scrive col cuore, scrive sempre prima a mano!), ci emozioniamo… e non perchè compiaciuti dalla nostra bravura, non perchè siamo a conoscenza di un’infinità di sinonimi che ci allontanano dalle ripetizioni, nè perchè pensiamo di far leggere il nostro ultimo capolavoro al mondo intero affinchè ci applauda; l’emozione è dettata dalla libertà: quell’iter abbastanza banale che parte dalla testa, passa per il cuore e giunge alla mano, non è del tutto un luogo comune.. Esiste! E ci dona quel senso di piacevole vuoto, quell’appagante sensazione di aver dato il massimo e di vederlo scritto lì, nero su bianco.
Ma vi siete mai soffermati a pensare chi ci ha insegnato a farlo?
Come abbiamo imparato? Perchè sappiamo fare una cosa del genere?
Mistero che ha del fascino a tratti inquietante, ma approfondito con grande intelligenza dall’ “Alexandria Scriptori Festival”: un evento che nei giorni 29-30 aprile 2011 occuperà il Palazzo del Monferrato di Alessandria che argomenterà proprio tale discorso. Come si scrive: tecniche, tematiche, elementi che ereditiamo dal passato e caratteristiche del presente che segneranno poi il modo di scrivere del futuro.
Scrittori, sceneggiatori, drammaturghi, poeti, filosofi e psicologi tutti al servizio della grande Madre Scrittura grazie ad una brillante iniziativa dell’associazione artistico letteraria Dietro L’Arte di Alessandria con la collaborazione dello sceneggiatore Claudio Braggio ed il compositore Pasquale Galluzzo. Un evento che va a contemplare quest’antica forma d’arte creativa che sembra quasi non avere nè tempo, nè età…
La giornata di venerdì 29 aprile sarà interamente dedicata alle presentazioni di libri con gli autori presenti alla terza edizione del Festival, organizzate presso le librerie alessandrine che di buon grado collaborano all’iniziativa che le rende praticamente protagoniste. Numerosi poi saranno i dibattiti che tratteranno a 360 gradi l’argomento: saranno aperte le sessioni dello scrivere terapeutico, musicale, poetico, filosofico, cinematografico e teatrale… E se necessario si scriveranno anche liste della spesa..!Purchè si scriva..!
Che non mi si privi della mia solita e spicciola ironia, sono una di voi, una di noi, che spesso, non riconoscendo il labile confine che esiste tra passione e mania, si perde nel suo mondo e tra le mille parole che sgorgano dalla sua penna … Talvolta anche scrivendo la lista della spesa, giuro!
La conclusione è seria però.Manifestazioni del genere vanno premiate con l’ammirazione, ma soprattutto con la presenza, che, viva, celebra la continua ttività della scrittura: fuoco sacro, sempiterno che senza tempo divampa ancora nel cuore di noi, molti.