COSA: 17° Dedica Festival
DOVE: Pordenone, Convento San Francesco, Piazza della Motta 2
QUANDO: 24 marzo ore 20:45 e 26 marzo ore 17:00
INFO: www.dedicafestival.it
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Promosso e organizzato dall’Associazione culturale Thesis di Pordenone, Dedica Festival è un appuntamento con i grandi protagonisti della cultura italiana e internazionale che ogni anno propone l’approfondimento di un autore e delle sue opere, attraverso l’intreccio di diversi linguaggi (conversazioni, rappresentazioni teatrali, mostre fotografiche).
Protagonista di quest’anno è l’olandese Cees Nooteboom, non soltanto uno dei più originali autori europei contemporanei, ma anche un autore che incarna il tema conduttore della 17ª edizione di Dedica Festival: il viaggio, inteso non soltanto come spostamento e scoperta dell’altro, ma anche come viaggio interiore alla ricerca di sé stessi.
Il viaggio è un ritornello nella vita di Nooteboom. Lo scrittore nasce in Olanda il 31 luglio 1933; dopo la morte del padre, è costretto a sfollare in campagna e, forse proprio da questo momento, il viaggio diventa per lui metafora esistenziale e letteraria. Ultimati gli studi, va in Sud America facendo il mozzo su una nave, negli anni Cinquanta gira l’Europa in autostop, vive tra Olanda, Germania e Spagna. La sua bibliografia è composita, scrive romanzi, poesie, saggi, opere teatrali, si dedica alla letteratura di viaggio: Verso Santiago (1994), Il Buddha dietro lo steccato (1997), Hotel Nomade (2003) e altri.
L’Associazione culturale Thesis ha organizzato un ricco programma di incontri, cominciati il 12 marzo, tra cui la cerimonia di consegna del Sigillo della Città, prestigioso riconoscimento assegnato a persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica. Un programma che riserva ancora due interessanti appuntamenti.
Stasera va in scena la mise en espace Verso Santiago, tratta dall’omonimo saggio di Cees Nooteboom, itinerario simbolico e reale a un tempo, lungo le vie di pellegrinaggio e il labirinto dei ricordi. Scrive Nooteboom: “Non è dimostrabile, eppure io ci credo: nel mondo ci sono luoghi in cui un arrivo o una partenza vengono misteriosamente moltiplicati dai sentimenti di quanti nello stesso luogo sono arrivati o da là ripartiti”.
Sabato 26 marzo l’appuntamento è con lo scrittore Cees Nooteboom, il giornalista e critico letterario Piero Dorfles e l’antropologo Marco Aime, per una conversazione sul tema Questione di sguardi. Il viaggio e le sue declinazioni. Punto di partenza sarà Hotel Nomade, libro di viaggio in cui Cees Nooteboom, prendendo a prestito le parole del filosofo arabo Ibn al-Arabi (XII secolo) scrive: “L’origine dell’esistenza è il movimento. In essa non può esistere l’immobilità, perché se l’esistenza fosse immobile tornerebbe alla sua origine, che è il Nulla. Per questo il viaggio non cessa mai, non nel mondo superiore e non in quello inferiore”.
Prima di darvi appuntamento a domani, vi consiglio la visione di Hotel Nooteboom, film documentario del regista tedesco Heinz Peter Schwerfel: “Un viaggio per immagini nel paese delle parole” alla scoperta della vita e delle opere di Cees Nooteboom, che racconta di sé, dei suoi viaggi, del significato che ha per lui la scrittura. Un documentario arricchito dagli interventi di amici e intellettuali che dipingono il ritratto di un uomo sensibile e introspettivo.