Conservate i vostri pervertimenti se vi piacciono…il vostro puritanesimo, la vostra elegante licenziosità, la vostra mente impura…io difendo il mio libro e la mia posizione: la vita è sopportabile solo quando lo spirito e il corpo vivano in armonia e ci sia tra loro uno stato di naturale equilibrio e l’uno abbia il dovuto rispetto per l’altro
Leggiamo queste parole e fermiamoci un attimo a pensare a quando David Herbert Lawrence le ha pronunciate per difendere il suo scritto e tutto ciò che trascinava con sè, per sostenere le sue idee; L’amante di Lady Chatterley è un romanzo che rompe gli schemi per i temi trattati e per chi quei temi li vive: una vera e propria lady che si sveste in tutti i sensi del pensiero dominante degli anni venti del Novecento, data della pubblicazione del lavoro di Lawrence.
Una nobildonna scozzese vive col marito che dopo la Grande Guerra è paralizzato su di una sedia a rotelle; la moglie, la protagonista , l’eroina ribelle, la modernità: tutto ciò che ci si aspetterebbe da lei viene cancellato dalla sua condotta poco licenziosa; Costance ( chiamata nel romanzo Connie) si invaghisce di un guardiacaccia, Mellors, della tenuta di suo marito e comincia con lui un’appassionante storia d’amore che la porterà al divorzio dal consorte e al cominciare una nuova vita Mellors e col figlio che aspetta da lui.
Detto così non si percepisce perchè l’opera abbia fatto tanto scalpore da essere al centro di aspre polemiche, sequestrata e poi censurata nel 1960; se si prova a leggere qualche pagina si capisce subito il perchè non andava a genio al pensiero conformista del tempo.
Innanzitutto qui, ad essere libertina è una donna, per giunta sposata con un “eroe” di guerra, con un uomo che già vista la sua paralisi meriterebbe più rispetto di quello che la consorte gli riserva; già ma di quale rispetto si parla in realtà?
Di una facciata senz’altro; Connie è molto più che rispettosa: lei è giusta; é giusta nei suoi confronti e verso il genere umano nel voler dare ascolto alla parte di sè che è azione, a voler ritornare a quegli istinti che solo perchè non si sposano con la morale del tempo non per questo sono condannabili; la protagonista fa una scelta: rispettare la sua natura, che non è quella di una “donna dai facili costumi” ma quella di chi ascolta tutte le sue pulsioni, le asseconda, le insegue, le vive; vive l’amore però, quello che Mellors le fa riscoprire, una volta deciso di non mortificarsi in un matrimonio vacuo, in una vita grigia, in un cuore triste.
Pensiero e azione combattono di continuo in questo teatro di guerra fatto di pagine; le parole balzano agli occhi con una forza trascinante, senza mezzi termine, crude come ciò che descrivono, forti…vive… Connie è così, guerriera fino allo spasmo, contro la disapprovazione dei benpensanti, contro il sonno della società.
Lawrence ci mette qualcosa in più della sua fantasia e delle sue idee: ci mette la sua vita, il tradimento subito dalla moglie, l’incontenibile voglia di realtà…da vero scrittore si rimette completamente alla legge della scrittura.