Ancora ci sei
Getta la tua paura
all’aria
presto
il tuo tempo sarà finito
presto
il cielo crescerà
sotto l’erba
i tuoi sogni cadranno nel nulla
Ancora profuma il garofano
canta il tordo
ancora puoi amare
donare parole
ancora ci sei
sii ciò che sei
dai ciò che hai
Rose Auslander
Ma la vita in fondo… è così breve. E’ una canzone che ascolti a occhi chiusi, puoi lasciare che ti entri dentro e ti faccia venire la pelle d’oca, puoi lasciare che accompagni i sorrisi più belli e le lacrime più amare, le immagini in bianco e nero, e quelle così colorate da abbagliare. Ed è troppo breve per la paura, anche se ti immobilizza, anche se ti fa sbagliare.
Getta la tua paura all’aria.
Vivi.
Sii ciò che sei.
Dai ciò che hai.
Sii qualunque cosa tu voglia essere, se pietra o carta, se vento o fuoco, se terra o acqua.
Dai ciò che può dare,anche il tuo cuore se puoi e chi se ne importa se dopo ti ritrovi a piangere e pregare di riaverlo indietro, dai ciò che hai. Un sorriso, una carezza, una stretta di mano, uno sguardo.
Mi piace pensare all’autrice seduta sull’erba mentre si guarda intorno, c’è il vento e le scompiglia i capelli ma lei non se ne cura, sta lì con gli occhi chiusi e ascolta il vento che parla e inspira a fondo l’odore dei fiori, imprime nella mente il colore dei garofani e sente la vita. Nonostante la fuga continua, nonostante si senta straniera in ogni posto, in ogni volto e in ogni odore. Nascondendosi dietro uno pseudonimo, con i tratti un po’ selvaggi di chi nasce nelle terre rumene, con lo sguardo intenso di chi scappa alla violenza. Rose Auslander vuol dire Rosa Straniera. Straniera sempre, ma non nel cuore. Un cuore legato alla terra, alla consistenza del terreno, alla voglia di vita, alla frenesia della vita. Alla consapevolezza e alla conquista, che nonostante tutto non è mai finita, nonostante la fuga, nonostante il cielo possa cadere e trascinare nel buio i sogni, ancora si vive, ancora si ama, ancora si esiste.
Ancora ci sei .