«Let not Ambition mock their useful toil,
Their homely joys, and destiny obscure;
Nor Grandeur hear with a disdainful smile,
The short and simple annals of the poor»
Thomas Gray nacque il 26 dicembre 1716 a Londra, quinto di dodici fratelli. Nel1725 entrò all’Eton College, dove incontrò Richard West e Horace Walpole; successivamente frequentò il Peterhouse College e l’Università di Cambridge. In quegli anni si dedicò allo studio dei classici latini e italiani, la cui influenza è riscontrabile nella sua produzione letteraria. Dopo un breve viaggio in Europa compiuto insieme all’amico Walpole, Gray tornò a Londra.
Gli anni compresi tra il 1742 e il 1758 furono i più produttivi; molte delle opere di questo periodo danno voce alla malinconia e al senso di perdita e afflizione che caratterizzarono sempre l’animo di Gray (Ode on a Distant Pospect of Eton College, Ode on the Spring, Ode to Adversity e Sonnet on the Death of Richard West). Tra il 1742 e il1745 il poeta cominciò la stesura del suo componimento più celebre: Elegy Written in a Country Churchyard; la composizione dell’opera fu certamente dettata dalla morte del caro amico West e della zia Mary, a cui Gray era particolarmente legato. La pubblicazione dell’elegia avvenne in forma anonima nel 1751 e riscosse un successo di pubblico immediato. È una sintesi mirabile di elementi classici e tendenze preromantiche; l’elegia influenzò notevolmente Foscolo nella composizione dei Sepolcri, richiamando anche l’attenzione alla vita oscura degli umili. L’esaltazione di ciò che è umile e semplice si pone infatti in chiara polemica con la concezione classica ed eroica, secondo cui soltanto l’eccezionalità è degna di ricordo.
Gray trascorse questi anni nella tranquillità di Peterhouse, dove si dedicò ai propri studi, sebbene avesse anche incarichi accademici. Nel 1752 cominciò la stesura delle Odi, modellate su quelle pindariche, tra cui ricordiamo The Progress of Poesy e The Bard. Nel 1757 rifiutò il titolo di poeta laureato, propostogli dal duca del Devonshire.
Negli ultimi anni (1759-1771) Gray si dedicò in particolar modo allo studio dell’antica poesia celtica e scandinava, pubblicando The Descent of Odin e The Fatal Sisters. Successivamente fece ritorno a Cambridge, anche a causa di un peggioramento delle condizioni di salute. Morì il 30 Luglio 1771; il 6 agosto 1778 nell’Abbazia di Westminster venne eretto un monumento alla sua memoria, su cui è incisa un’iscrizione che recita: “No more the Graecian Muse unrival’d reigns, / To Britain let the Nations homage pay; / She felt a Homer’s fire in Milton’s strains, / A Pindar’s rapture in the Lyre of Gray.”
La poetica di Thomas Gray tempera il classicismo con le istanze preromantiche, riflettendo la transizione alla grande stagione romantica. Pertanto, le formule tradizionali della dizione poetica vengono impiegate per esprimere una nuova sensibilità e nuovi contenuti; in quest’ottica, una particolare caratterizzazione assumono il paesaggio e l’ambiente che circondano il poeta. L’unione delle istanze classiche e preromantiche è inoltre riscontrabile nella tensione tra la compostezza stilistica e l’espressione del sentimento e dell’interiorità dell’autore.