Dario Fo, Dante Alighieri, Fabrizio De Andrè, Luigi Pirandello. Pasquale Laricchia, Baffo da Crema, Fabrizio Corona, Barbara D’Urso.
Comuni italiani che si preparavano nel rinascimento a divenire signorie, e che nel frattempo ospitavano e sovvenzionavano artisti, case del grande fratello, isole e fattorie varie.
Prose e poesie che pian piano hanno ceduto il passo a pupe e secchioni.
Se i governanti del mondo domattina si svegliassero e decidessero di dichiarare l’Italia museo, data la mole di beni culturali che offre al mondo, nessuno ne avrebbe a che ridire.
Anche se un bel giorno, cascando dalle nubi, ci potremmo rendere conto che in realtà siamo il paese europeo che destina meno fondi all’istruzione e alla ricerca universitaria.
Sembra come se non ce ne importasse nulla della nostra precaria condizione, come a dire noi il nostro l’abbiamo fatto ora abbiamo la coscienza a posto ci mettiamo sul divano e guardiamo la tv. E non disturbateci se crolla qualche muro a Pompei altrimenti se ci distraiamo rischiamo di non capire chi sono i concorrenti in nomination questa settimana!!
La verità è che mentre il mondo correva, noi ci siamo fermati al bar a fare due chiacchiere con gli amici, mentre noi discutiamo sul goal in fuorigioco, ci siamo fatti superare e sbeffeggiare anche da chi sulla pasta ci spruzza il ketchup.
E indigniamoci quando sentiamo parlare di fuga di cervelli. Se le menti più brillanti vanno via non è per dispetto, ma perché francamente dei goal in fuorigioco ne hanno le tasche piene.
E ora, con tutto l’affetto del mondo, scusate l’interruzione… il discorso è interessante ma sta iniziando l’Isola dei famosi.