Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.
Jacques Prèvert
Il mare e il vento accompagnano le soavi parole di Jacques Prevert.
Il poeta francese che ha incantato milioni di persone, che ha suggellato con polvere di stelle sciolta in poesia migliaia di unioni, in questi versi sceglie l’immagine delle sabbie mobili per consegnarci il suo messaggio d’amore.
I demoni e le meraviglie sono andati insieme alle maree e ai venti, ma qualcosa è più forte di tutto. Una donna che dolcemente, come un’alga, si agita nella sabbia del suo letto ha il potere di contenere tutto.
Gli occhi hanno ingoiato il cuore dell’amato che è annegato tanto profondamente da non avere più la forza di tirarsi fuori, di emergere.
L’immagine è forte, ma pregante.
Ecco che cosa può anche essere l’amore: due occhi che sanno catturare per sempre esattamente come sabbie mobili. L’onda travolge e imprigiona.
Poche parole, così opportunamente disposte, precise nello stile del nostro autore, riescono a innestare una riflessione infinita sull’amore e i suoi modi.
Un amato, in fondo, non vorrebbe nulla di diverso che sentirsi annegare per sempre, sommerso dall’amore che non si stanca di contraccambiare, felice di non riuscire a svincolarsi.
Perché la libertà di sentirsi indipendenti si annulla dinanzi al fremente desiderio di essere uno parte dell’altro. E allora sì che ogni marea è vinta, ogni vento domato, ogni mare allontanato: un solo sguardo e due anime bastano.