«Noi psico-abili svisceriamo le nostre vite nell’anelito mai saziabile di entrare in comunione con altre persone, di amarle ed esserne a nostra volta amati, di sopraffarle, di divorarle, di capirle, di essere compresi, adulati, stimolati. Per qualcuno, perfino mortificati e umiliati.»
Gianluca Nicoletti, Una notte ho sognato che parlavi (Mondadori)