Nel febbraio 2014, in occasione dei XXII Giochi Olimpici di Sochi – la prima manifestazione olimpica invernale ospitata dalla Federazione Russa – agli spettatori di tutto il mondo non è sfuggito il grande spazio riservato alla storia e ai valori del popolo russo, attraverso la celebrazione della lingua (le 33 lettere dell’alfabeto cirillico associate ad una parola e ad un simbolo della Russia), della cultura e della letteratura, con espliciti riferimenti ai grandi scrittori (Tolstoj, Dostoevskij, Puškin e Nabokov) e agli eroi e alle eroine dei romanzi russi (uno fra tutti “Guerra e Pace”).
Lo stesso slogan che accompagnava il logo “Sochi 2014” era costituito dalle seguenti parole: “Gateway to the Future” (“Porta per il Futuro”). Titolo quanto mai emblematico nell’esprimere l’intenzione di Putin di proiettare il proprio Paese verso una nuova direzione, in cui l’immagine della nuova Grande Russia non sia associabile solo alla politica internazionale (leggi Ucraina), all’economia e agli accordi con le nuove superpotenze (leggi Cina) ma anche, e soprattutto, alla sua immensa e straordinaria cultura.
Il 12 giugno 2014, in occasione della Giornata della Russia, il Presidente ha dichiarato il 2015 “Anno della Letteratura”. È stato approvato un apposito decreto per indicare gli scopi e le modalità di realizzazione dalla manifestazione.
A dicembre 2014 l’Agenzia Federale Russa per la Stampa e le Comunicazioni di massa “Rospechat” ha presentato l’Anno della Letteratura 2015. Il sito, www.godliteraturi.ru, sarà attivo a partire da questo gennaio. Tra le sue pagine verranno riportate le varie iniziative e tutti i dettagli degli eventi in programma.
Tuttavia sono stati già previsti: un “Forum letterario degli scrittori eurasiatici” e le iniziative “Mappa letteraria della Russia”, “Biblionotte 2015”, “Libri negli ospedali” ed “Estate con un libro”, nonché il progetto pilota “Giornata mondiale del libro”. Alcuni eventi avranno luogo all’estero, con la partecipazione di scrittori russi.
Considerando gli stretti rapporti tra l’Italia e la Russia, soprattutto a seguito degli Accordi, conclusi a Bari nel 2007, che hanno dato vita al Protocollo degli eventi ufficiali della Commissione mista russo-italiana per la collaborazione nell’ambito della cultura e dell’istruzione – e che già opera attraverso il “Festival dell’arte Russa” a Bari e il Festival e Premio Letterario “Italia-Russia. Attraverso i secoli”a Roma – c’è da aspettarsi una serie di iniziative di sicuro richiamo anche nel nostro Paese.
In attesa di scoprirle tutte è interessante soffermarsi sul logo ufficiale.
Su di esso sono riprodotti, coi colori della bandiera russa, i profili dei grandi scrittori e poeti Aleksandr Puškin, Nikolaj Gogol’ e Anna Achmatova, a sottolineare la piena identificazione di un Paese con la sua cultura letteraria.
Sarebbe bello se fosse così anche per l’Italia. Un tricolore con Dante Alighieri, Giacomo Leopardi e Luigi Pirandello.
Non male. Non male davvero.