Oscillano le fronde, il cielo invoca
la luna. Un desiderio vivo spira
dall’ombra costellata, l’aria giuoca
sul prato. Quale presenza s’aggira?
Un respiro sensibile fra gli alberi
è passato, una vaga essenza esplosa
volge intorno ai capelli carezzevole,
nel portico una musa riposa.
Ah questa oscura gioia t’è dovuta,
il segreto ti fa più viva, il vento
desto bel rovo sei, sei tu venuta
sull’erba in questo lucido fermento.
Hai varcato la siepe d’avvenire,
sei penetrata qui dove la lucciola
vola rapida a accendersi e sparire,
sfiora i bersò e lascia intatta la tenebra.
Mario Luzi
Una delle poesie più famose di un grande maestro del nostro tempo, Mario Luzi.
Poeta e scrittore fiorentino, Luzi ha trascorso una lunga esistenza, ha vissuto diverse fasi letterarie, ha percorso con le sue opere l’intero Novecento, ha sfondato le porte del Duemila, ha regalato alla letteratura italiana testi di straordinario spessore.
“Oscillano le fronde” è un componimento oramai entrato a pieno titolo nei programmi scolastici, studiato e analizzato a più riprese sui banchi di scuola.
Al di là delle caratteristiche stilistiche e formali, delle metafore messe a punto nel testo, quello che qui interessa è trarne il nerbo contenutistico, cercare di andare oltre le parole, di mettere a nudo gli stati d’animo del poeta.
Sono versi d’amore, un amore tuttavia non vissuto, ma agognato. La donna che è annunciata dall’oscillazione delle fronde costituisce una presenza, potremmo quasi dire una parvenza di donna.
È qualcosa di non fruibile nel presente, ma che apre orizzonti nuovi per l’avvenire. La semplice percezione del suo arrivo fa dire al poeta: “Questa oscura gioia t’è dovuta”.
Il tempo in cui si svolge l’azione è quasi una dimensione ideale, non facilmente riconoscibile. Anche lo spazio, sebbene connotato, si lascia appena tratteggiare, sfugge ad una collocazione precisa.
L’amata con il suo passo che scuote le foglie sta varcando “le siepi dell’avvenire”. Il futuro appare meno incerto di un presente sinceramente mutevole.
In contrapposizione evidente con la lucciola e la sua luce precaria, la donna amata si accinge ad occupare un ruolo stabile e duraturo.
L’amore, come sempre, spalanca le porte dell’immaginazione, accende la fiamma della progettualità, rianima la passione e la volontà del cuore. In una sola espressione, l’amore regala un sogno…