Voi non arrancate un po’, in questo periodo? Chi ancora sta lavorando, come me, molto probabilmente sì. Abbiamo tutti bisogno di disintossicarci e rigenerarci, ognuno a modo suo. Mi appresto quindi a salutarvi; mi prendo una breve vacanza da tutto, meno che da me stessa: non si può andare in vacanza da se stessi. E tornerò rinfrancata dopo Ferragosto. Nel prendere congedo da questa rubrica, vi regalo qualche idea di lettura. Pare che in estate si legga di più. Anche chi di solito non frequenta troppo le pagine scritte in estate si concede un tuffo nelle storie inventate.
Al momento sto leggendo con grande godimento Almanacco del giorno prima, di Chiara Valerio. Un libro divertente e spiazzante, scritto da una giovane autrice molto a suo agio con i numeri e quindi per me collocata in un empireo inattingibile. Anche il protagonista del romanzo è molto a suo agio con i numeri. Dalla passione per le probabilità è nata la sua professione: Alessio Medrano fa il riassicuratore. Non vi viene un po’ di curiosità? Non volete sapere cosa succede di speciale a questo trantacinquenne geniale, originale, che fa una professione così particolare? Dopo un iniziale sgomento (si è capito che i numeri non sono il mio elemento?) la scrittura di Chiara Valerio mi ha conquistata e ho cominciato ad appassionarmi ai personaggi che abitano le sue pagine.
E poi, per chi non lo avesse ancora letto, c’è il libro che ha appena vinto lo Strega, Il desiderio di essere come tutti, di cui vi ho parlato mesi fa (nella Spigolatura del 27 febbraio 2014). Francesco Piccolo garantisce letture divertenti e non banali. E costituisce una rarità, poiché scrivere di sentimenti non lo spaventa. Mentre i maschi, si sa, di solito maneggiano i sentimenti con cautela e imbarazzo. Lui no. L’ho anche sentito parlare del suo libro, una sera, in un teatro di Firenze: lesse proprio il brano su cui avevo costruito la mia spigolatura, regalandomi l’emozione di fingere a me stessa che stava parlando con me, proprio con me. Ché, poi, la magia della scrittura è in gran parte dovuta alla sensazione che azioni ed emozioni rappresentate in un libro che stiamo leggendo appartengano in qualche modo anche a noi.
Inoltre, l’estate potrebbe costituire il momento buono per una lettura impegnativa come la trilogia di Elena Ferrante; magari si potrebbe trovare il tempo di iniziare l’impresa; magari si potrebbe leggere il primo volume. Su Elena Ferrante ho già scritto qualcosa, che trovate qui; potete anche leggere la recensione di Storia di chi fugge e di chi resta di Marina Vitale.
Ma a farvi compagnia ci sono anche gli altri autori del premio Strega, almeno i finalisti. Potrei continuare a lungo, ma vi consiglio di fare una sortita in libreria; qualche idea vi verrà. Buone vacanze e a rileggerci dopo Ferragosto!
Rosalia Messina