John Green noto autore di molti romanzi , lo ricordiamo in questa recensione per quello che si può definire “il suo capolavoro”. Il libro “Colpa delle stelle” è stato infatti un caso senza precedenti che ha conquistato il pubblico, scalando le classifiche ancor prima di essere pubblicato, grazie alle prenotazioni che ci furono sul blog dell’autore stesso. Il romanzo parla della storia di una ragazza di nome Hazel, malata di cancro alla tiroide, che durante uno degli incontri di sostegno, incontra un ragazzo anch’egli colpito in passato da un tumore che lo ha costretto con una protesi al posto della gamba, Augustus.
Tra queste righe e queste parole nasce una storia d’amore tenera, alle prime armi ma anche profonda e sincera. Siamo abituati ad avere delle aspettative nella vita così come nei libri o davanti a un film; siamo spesso romantici apatici che si aspettano il lieto fine come nelle favole della Walt Disney; siamo spesso così sognatori che anche davanti all’impossibile ci attendiamo un miracolo. Credo sia nell’indole umana sperare nelle cose belle e credere che anche quando sta per arrivare una tempesta comunque, in qualche modo, il sole sorgerà ancora. Una storia può però essere bella ma anche triste! Può essere intensa anche se vissuta in un solo istante … questa è la storia di Hazel e Augustus: una storia che vi farà probabilmente scendere una lacrima e commuovere, ma è pur sempre una grande piccola storia d’amore!
« E’ vero » ha detto. Mi guardava dritto, e così gli ho visto socchiudere un po’ gli occhi. «Sono innamorato di te, e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere. Sono innamorato di te, e so che l’amore non è che un grido nel vuoto, e che l’oblio è inevitabile, e che siamo tutti dannati e che verrà un giorno in cui tutti i nostri sforzi saranno ridotti in polvere, e so che il sole inghiottirà l’unica terra che avremo mai, e sono innamorato di te.»
I personaggi sono affascinanti perché con coraggio affrontano questa dura sfida che la vita gli ha imposto. Riusciranno a vincere la loro battaglia? Dietro a queste figure si nasconde in realtà la storia di chi il cancro lo combatte giorno dopo giorno. La storia di chi è stato sconfitto pur lottando e di chi invece ha vinto dopo lunghe sofferenze. Ma la vera domanda da porsi è quella che Augustus pone ad Hazel:
«Allora raccontami di te» mi ha detto , sedendosi accanto a me a distanza di sicurezza. «Ti ho già raccontato di me. Mi hanno diagnosticato …»« No, non del tuo cancro. Di te. Interessi, hobby, passioni, feticci strani, e via dicendo.» « Non dirmi che sei una di quelle persone che diventano la loro malattia. Conosco tanta gente di quel tipo. È sconfortante. Come se il cancro fosse la cosa che conta. La cosa che conta più delle persone. Ma certo tu non hai lasciato che vincesse prematuramente lui, giusto? »
Questa è la vera tragedia per chi è malato … perdere di vista se stessi e diventate un tutt’uno con quella malattia. Sei malato di cancro? O sei il cancro? Terribile ma reale questa è la condizione di molte persone che a questa malattia si sono inevitabilmente arrese. Hazel e Augustus sono due ragazzi come tanti che hanno deciso di vivere, di dare importanza a quei pochi attimi di cui dispongono, hanno deciso nonostante tutto di lasciarsi andare a quella che forse potrebbe essere l’unica loro occasione di amare.
“Non puoi scegliere di essere ferito in questo mondo, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire.”