Il concetto di flashmob si è molto evoluto con il passare degli anni. Come tutti sappiamo nasce come evento dalla breve durata che per qualche minuto sconvolge la regolare quotidianità di un luogo pubblico, e lo fa con balli, manifestazioni artistiche e idee tanto geniali, da diventare presto virali sul web. Ci sono i flashmob per le richieste di matrimonio, c’è quello sulla musica classica dal vivo, quello che porta il cinema nella vita reale, quello del concerto dei The Black Eyed Peas a Chicago. Insomma gli esempi sono tantissimi e una rapida occhiata su Youtube vi farà capire di cosa sto parlando.
Con un flashmob però non si punta soltanto a scuotere per qualche minuto la routine, ma spesso e volentieri si vuole lanciare un messaggio, che questo sia scandito dal canto o dal ballo non ha importanza. Il giorno di San Valentino dell’anno scorso, per esempio, circa un miliardo di donne hanno ballato nelle piazze di moltissime città nel mondo per l’emancipazione e il rispetto della figura femminile in quei paesi in cui ancora non sono riconosciuti i loro diritti. Quest’anno l’evento si è ripetuto. Il flashmob ha funzionato, ha creato visibilità.
Il web e i social network sono il mezzo che permette a così tanta gente di organizzarsi e farsi notare, e perciò oggi vi voglio parlare di un flashmob che si terrà tra due settimane esatte, un evento che incuriosirà certamente tutti i divoratori di libri.
CAFFEINA è un’associazione culturale ONLUS con lo scopo, e cito testualmente, «di promozione e diffusione della cultura in tutte le sue manifestazioni, in particolare attraverso l’organizzazione, la promozione e la gestione del Festival “Caffeina Cultura” e degli eventi culturali ad esso collegati, incentivando la sua diffusione e la sua crescita».
Questa associazione qualche tempo fa ha proposto su Facebook un’idea semplice, che come tutte le idee semplici si è dimostrata geniale. Tutti noi acquistiamo periodicamente libri e frequentiamo più o meno assiduamente le librerie, ma cosa accadrebbe e quanto sarebbe bello se ci dessimo appuntamento nelle librerie, tutti nello stesso giorno, ad acquistare questo o quell’altro libro E se utilizzassimo tutti un segno distintivo per riconoscerci? E perché non fare una foto del libro appena acquistato e pubblicarla su Facebook?
Questo è più o meno quello che si è detto negli ultimi giorni. Una proposta e migliaia di adesioni ( siamo quasi a 60.000!).
Le regole sono semplicissime: il 1° di marzo bisogna entrare in libreria con un fiocco bianco addosso, piccolo o grande, che sia una spilla o un braccialetto, non importa, l’importante è che sia visibile. Quindi si acquista un libro e si posta la foto del libro acquistato su tutti i social network seguito dall’hashtag #facciamovincerelacultura.
Niente di più semplice e nulla di più pratico.
La proposta, come vi dicevo, è stata accolta con grande simpatia dal popolo del web e questo ha innescato un meccanismo che ha esteso l’evento alle librerie, che presto si sono proposte a parte attiva dell’evento proponendo sconti e promozioni per la giornata dell’1 marzo per tutti coloro che indosseranno il sopracitato fiocchetto bianco. Gli scopi dell’iniziativa mi paiono ovvii, primo fra tutti la divulgazione della cultura e l’avvicinamento della gente ai libri e lettura, una pratica che in Italia resta ancora in secondo piano.
Detto ciò cliccate sull’hashtag qui di seguito per avere maggiori informazioni sull’evento e vi che noi il 1° di marzo #facciamovincerelacultura !