Nel 1917 esplode Il caso Courrier in un mite paesino dell’Alvernia. In cosa consista questo caso, non lo sapremo fino alla fine del libro, prima che la nostra curiosità venga soddisfatta, Marta Morazzoni ha tante cose da raccontarci. La storia di una vita intera, quella di Alphonse Courrier, seguita nei suoi piccoli passi. Egli vanta «una certa signorilità che non diresti di uno di paese» ed è indubbiamente ben voluto da tutti. Ha aperto una ferramenta in centro al paese e rivolge un sorriso dorato a tutti i clienti. Nonostante la benevolenza dei paesani e la sua incondizionata gentilezza, il suo bel volto non nasconde altro che minuziosi calcoli senza lasciare spazio a sentimenti inaspettati. Così la sua vita è magistralmente costruita e accuratamente programmata, ad ogni bivio Alphonse sa scegliere la strategia giusta per soddisfare ciò che la vita quotidiana gli richiede. Sposa una graziosa fanciulla, ben educata, ben istruita che si occupa da mattina a sera della casa e dei fatti dei vicini. Agnes, la bionda diafana invidiata da tutto il paese, è la moglie prescelta da Courrier per soddisfare tutte le aspettative dei suoi compaesani e per mettere al mondo i due figli che la vita gli chiede. Ma non c’è traccia d’amore per lei, ed è il miglior presupposto per un matrimonio ben riuscito. Il signor Courrier si divertirà non poco a farla disperare di gelosia per la trascurata vicina di casa Germaine, incoraggiando antipatie e piccoli sgarbi che movimenteranno i pettegolezzi del paese. La stessa perfida mogliettina ci mostra un accenno di umanità interessandosi al vecchio veterinario, amico del marito. Courrier non si lascia mai andare ad emozioni e mantiene la sua aurea di perfezione con chiunque lo avvicini. Solo due sere a settimana si concede un momento di passione autentica con Adele senza che nessuno sospetti nulla. È la donna più brutta del paese ma è altrettanto fedele e generosa. Ha toccato il cuore di Courrier più pericolosamente di quanto lui ne sia consapevole.
Il freddo calcolo di Alphonse viene infranto soltanto quando succederà qualcosa di inatteso in una notte di fine inverno.
A ritroso ripercorriamo le scelte fatte dal padrone della ferramenta dal profilo vagamente inquietante. Le continue anticipazioni dell’autrice e il suo intromettersi nella narrazione creano nel lettore un sentimento di sospensione e di attesa. Marta Morazzoni elabora un ordigno che mantiene una lieve tensione nascosta fino al momento dell’esplosione finale. È la storia di un uomo che nasconde una sola cosa, ma è la più importante della sua vita e la custodisce con tutta la cura possibile. Il segreto di Courrier sta tra le righe di una vita apparentemente perfetta, asettica e ben orchestrata. La lentezza con cui la narratrice arriva al succo del racconto non è altro che una strategia preparatoria delle più efficienti per giocare con il protagonista di questa vicenda e soprattutto con il lettore.