Se parlassimo di composizioni musicali, diremmo che sono tre brani a bordone: ecco qui tre libri che giocano sulla ripetizione, sullo schema, sulla variazione sul tema. Un solo colore che regge una sicurezza, un solo verbo su cui costruire la frase, una certezza da confermare in mille situazioni: anche così si impara ad usare il linguaggio e a inventare grandi storie, con il minimo indispensabile. E poi anche Aristotele lo diceva: l’orecchio apprezza ciò che si abitua a sentire; non vorremo mica contraddirlo, vero?
Va bene se…, Isabella Paglia (illustrazioni Francesca Cavallaro, Zelig/ADD)
Hai il naso lungo o sei un marziano? Sei magro o “morbido”? Fai da solo o preferisci stare in gruppo? Vinci o perdi? Non preoccuparti: va bene comunque. E sai perché? Perché tu sei tu, e va bene così. È un messaggio fulminante, essenziale e semplicissimo quello che Isabella Paglia e i divertenti disegni di Francesca Cavallaro trasmettono nel loro coloratissimo libro; essenziale, ma non scontato: né per i bambini, né tantomeno per gli adulti. Se i disegni di Francesca faranno breccia soprattutto nei più piccolini, così marcati e variopinti, il testo di Isabella farà riflettere tutti quanti su un punto chiave della nostra esistenza: siamo noi stessi, e tanto ci dovrebbe bastare ad essere felici. E invece non è mai sufficiente, c’è sempre un’erba del vicino che ce lo farà invidiare, una pubblicità che ci trasformerà in esseri inadeguati, una frase sbagliata o un insuccesso che ci getterà nello sconforto. In tutto questo, il nostro valore non sarà cambiato: rimarremo un pezzo unico, quindi pregiatissimo. È bene impararlo subito e non dimenticarlo!
Bianca, Fausto Gilberti (Corraini)
Indovinate qual è la cosa preferita di Bianca? Beh, non è una sola, in realtà. Ma l’importante è il colore: ha un computer bianco, una bicicletta bianca, pattini bianchi, sciarpa e guanti bianchi, scarpe e vestiti bianchi, tutto bianco. Ha un gatto e un cane (di che colore?), adora la neve, le margherite e i frigoriferi, ma quelli bianchi. Legge Biancaneve e di notte sogna sempre quattro buffi Yeti. Vabbè, l’abbiamo capito. Fino a quando va a scuola e incontra il suo grande amore: già immagina di sposarlo con l’abito bianco. E com’è, questo Hugo? Sorpresa!
I personaggi tutti occhi e linee di Gilberti mi hanno sempre rapito; chi di voi come me fosse un rockettaro nel cuore non dovrebbe perdersi il suo Rockstars, sempre per Corraini: un’infilata di caricature nel suo stile essenziale di tutti i grandi del pop e del rock, da Chuck Berry agli xx. Detto questo, Bianca: quadrato e in due lingue, ha il genio gentile di chi vive di fantasia e sa dosare l’essenziale; una sola protagonista, praticamente due occhioni con i capelli e una campana per vestito, che pur senza parlare trasmette simpatia a piene mani. Un libro che prepara grandi e piccoli al momento in cui le certezze si sciolgono come al sole la neve. Ovviamente bianca.
Se fossi…, Marinella Barigazzi (illustrazioni di Laura Pasi, Valentina Edizioni)
Quant’è bello sognare? Io lo farei sempre, soprattutto perché vorrebbe dire che sto volando con la fantasia oppure che sto dormendo, ed entrambe le opzioni rappresentano il mio ideale di conduzione della giornata. Il Se fossi… su cui è strutturato il libro di Marinella Barigazzi è uno dei primi giochi per imparare a pilotare i propri sogni: non che ci sia bisogno di un autista per svolazzare con la fantasia, anzi; però una pista da cui decollare fa sempre comodo, e così se fossi un coniglietto mi farei coccolare tutto il giorno, se fossi un panda vorrei un amico bianco e nero (ma andrebbe bene pure nero e bianco, basta che sia sincero!), se fossi un pipistrello cercherei la mia pipistrella in tutù e così via. Laura Pasi illustra il tutto con una corposa tecnica mista, fatta di ritagli, pittura, oggetti, lana e altri materiali, tutti frullati insieme fino a diventare più veri di ciò che rappresentano: quant’è bello il topino che vive sopra la mappa della città e vicino al coperchio di un tombino che è davvero un coperchio di tombino! Oppure l’omino di neve in carta assorbente che più bianca e ruvida non si può? Guardatelo forte, leggetelo a voce alta e chiudete gli occhi. Si decolla, e non serve nemmeno allacciare le cinture!