Io, Alfred Bernhard Nobel, dichiaro qui, dopo attenta riflessione, che queste sono le mie Ultime Volontà riguardo al patrimonio che lascerò alla mia morte. […] La totalità del mio residuo patrimonio realizzabile dovrà essere utilizzata nel modo seguente: il capitale, dai miei esecutori testamentari impiegato in sicuri investimenti, dovrà costituire un fondo i cui interessi si distribuiranno annualmente in forma di premio a coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità.
Con queste parole l’inventore della dinamite il 27 novembre del 1895 sancisce la nascita del premio più importante per quanto riguarda i campi della letteratura, della medicina, della chimica, della fisica, della pace e dell’economia, e certamente non si può dire le ultime volontà di Alfred Nobel non siano state rispettate.
Per quanto concerne la letteratura, quest’anno il premio sarà conteso da 195 candidati tra i quali non sono affatto pochi i nomi favoriti. La giuria che sceglierà il rappresentate della letteratura del 2013 sarà composta come ogni anno da esperti del settore, come esponenti della Swedish Academy, professori di linguistica e letteratura di diversi Paesi e precedenti vincitori del premio.
Quest’anno tra i favoriti compaiono i nomi di Haruki Murakami dal Giappone, noto al grande pubblico per romanzi come “Dance dance dance”, “1Q84” e “Kafka sulla spiaggia”, e autore quest’anno de “L’incolore Tsukuru Tazaki e i suoi anni di pellegrinaggio”. Accanto a Murakami troviamo anche i nomi di Joyce Carol Oates e Peter Nadas, instancabile autrice statunitense la prima (vedi Uccellino del paradiso, 2009; Una brava ragazza, 2010) e scrittore di origine ungherese il secondo, purtroppo ancora poco conosciuto e poco tradotto in Italia.
Nel corso delle ultime edizioni del premio si può notare come l’attenzione della giuria sia stata rivolta alla realtà, allo studio intimo dell’uomo all’interno di una società in continua evoluzione, e soprattutto alla riscoperta delle tradizioni popolari, come è accaduto per Mario Vargas Llosa, Tomas Tranströmer e Mo Yan, insigniti del premio negli ultimi tre anni.
Tra gli autori italiani la più alta nella classifica dei favoriti è Dacia Maraini seguita a poche posizioni da Umberto Eco e Andrea Camilleri che invece occupa una posizione molto più bassa. L’ultimo letterato italiano premiato con la medaglia svedese è stato Dario Fo nel 1997 per aver fatto rivivere i giullari medievali nel tentativo di strappare un sorriso agli oppressi; prima di lui, nel 1975, Eugenio Montale “per la sua poetica distinta che ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”.
In attesa di scoprire chi sarà domani a indossare la medaglia con il volto di Alfred Nobel, potremmo avere l’occasione di scoprire quali storie si celano dietro i nomi dei candidati di quest’anno.