COSA: Festival di giornalismo organizzato dal settimanale Internazionale.
DOVE: Centro storico di Ferrara.
QUANDO: Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre.
INFO: festival@internazionale.it
Internazionale a Ferrara è il festival di giornalismo organizzato dal settimanale omonimo. E’ un week-end di incontri, dibattiti e proiezioni con giornalisti, scrittori e artisti provenienti da tutto il mondo. Ma andiamo a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta!
Il festival nato nel 2007 per volontà del settimanale Internazionale, in collaborazione con il comune e la provincia di Ferrara, l’Università degli Studi di Ferrara e la regione Emilia-Romagna, vede, ogni anno, dalla data della sua prima edizione, la città trasformarsi in una delle redazioni più grandi del mondo. Solo nel 2012 ha registrato 66mila presenze con più di centosettanta ospiti arrivati da trentotto paesi e ha visto coinvolti tutti i partecipanti in workshop, conferenze in live-streaming, mostre, concerti, proiezione di documentari e laboratori per bambini.
Il filo conduttore di quest’anno sono i diritti, analizzati sotto diversi punti di vista. Ad affrontare i temi guida di quest’anno tantissimi nomi illustri; tra gli altri Urvashi Butalia, scrittrice, storica ed editrice indiana, figura da molti anni in prima linea nella difesa dei diritti delle donne. Ha fondato la prima casa editrice femminista in India, Kali for Women. Ancora, ci sarà Mona Eltahawy, la giornalista e attivista egiziana che raccontò su Twitter di essere stata picchiata e molestata dalla polizia durante le manifestazioni di piazza Tahrir. Non mancheranno le grandi firme del giornalismo internazionale: Natalie Nougayrède (la nuova direttrice di Le Monde, prima donna al vertice del più importante quotidiano francese), Nate Silver (sondaggista e analista statunitense, diventato celebre per le sue previsioni di vittoria di Obama; nel 2012 ha calcolato esattamente i risultati di tutti i 50 stati al voto), Elias Khoury (uno dei principali intellettuali libanesi) e Bhaskar Sunkara (il direttore di Jacobin, magazine di cultura e politica d’ispirazione marxista). Anche il mondo della letteratura vede importanti presenze, quali: Noo Saro-Wiwa, giornalista e scrittrice nigeriana, figlia di Ken Saro Wiwa, storico scrittore e attivista ucciso dal regime e lo scrittore congolese Alain Mabanckou, autore del pluripremiato Memorie di un porcospino (Morellini, 2009). Dal panorama italiano, poi, affiora la figura di Serena Dandini con il suo Ferite a Morte (Rizzoli, 2013), testo nato come progetto teatrale sul femminicidio.
La primavera araba, il dopo Chàvez e i conflitti in Birmania: argomenti scottanti che saranno affrontati e a lungo discussi con ospiti quali Farouk Mardam-Bey (storico francosiriano, editore di successo in esilio in Francia), Boris Muñoz e Maye Primera (giornalisti venezuelani) e Aung Zaw (direttore di The Irrawaddy, rivista che si occupa dell’attualità del paese e del sud est asiatico).
E poi via alle grandi e accese discussioni sul mondo di Internet e dei Social Network in compagnia di Micah White (firma di Adbusters, rivista e rete globale che nel 2011 ha lanciato l’hashtag #occupywallstreet) e Anthony de Rosa (internet guru che è stato social media editor e columnist dell’agenzia Reuters e attualmente dirigente della sezione notizie della startup Circa, creatrice di un’applicazione per leggere e condividere notizie ottimizzate per smartphone). Si rinnova, inoltre, l’appuntamento con i documentari inediti di Mondovisioni e la rassegna di audiodocumentari Mondoascolti.
Nel 2009 il settimanale Internazionale e il Comune di Ferrara, in occasione del festival di Internazionale a Ferrara, hanno deciso d’istituire il premio giornalistico Anna Politkovskaja, per ricordare la giornalista russa uccisa a Mosca nel 2006. Il premio è stato concepito con l’intento di sostenere l’impegno e il coraggio di giovani reporter che nel mondo si sono distinti per le loro inchieste. Per far conoscere e aiutare il lavoro dei professionisti che hanno deciso di raccogliere l’eredità di Anna Politkovskaja e di continuarne il progetto, Internazionale è stato il primo giornale a pubblicare e tradurre in Italia gli articoli della giornalista russa sulla guerra in Cecenia e in questi anni ha continuato a promuovere il suo lavoro attraverso la pubblicazione di articoli e la diffusione del film Letter to Anna del regista svizzero Eric Bergkraut. Il premio viene consegnato ogni anno durante il festival d’Internazionale, che si svolgerà a Ferrara il primo week-end di ottobre, negli stessi giorni in cui ricorre l’anniversario della morte della giornalista. Quest’anno il premio sarà consegnato alla giornalista e attivista dei diritti umani della Repubblica Democratica del Congo Chouchou Namegabe, che con coraggio ha denunciato le terribili violenze che subiscono le donne durante i conflitti armati e lo stupro come strumento di guerra.
Una mostra collaterale di fotografie e di disegni presenteranno le produzioni di Clément Briend e Shout.
Un evento, insomma, al quale non si può proprio dire di no!