Elen era lucertola nel modo in cui cercata il sole e ci si crogiolava quando lo trovava. Matteo non era sicuro che fosse una sua passione, né aveva mai trovato il coraggio di chiederglielo; ma l’aveva vista almeno un paio di volte immobile con il viso rivolto in alto, nel cortile della scuola e davanti al bar, e gli aveva ricordato le lucertole che da ragazzino passava ore a osservare. Così gli piaceva pensare che lei fosse come loro; e che chi cercava e amava il sole doveva amare da morire anche la vita.
L’ultimo romanzo dello scrittore torinese è un viaggio perfetto all’interno della rivoluzione politica e sociale italiana degli anni ’80. La caduta di una cittàcome Torino, viene descritta attraverso gli occhi del protagonista, Matteo, che oggi ha 47 anni, un’ex moglie e due figli. Quella di Matteo è una vita interrotta dalla fine del suo matrimonio, ma anche da uno sconvolgente segreto che si porta dentro da 30 anni, legato alla misteriosa scomparsa durante la sua adolescenza di due giovani: Elen e Luca. Nessuna spiegazione, nessun colpevole, nessun testimone. Un caso che sembrava chiuso. Eppure dopo anni, le indagini vengono riaperte così come i ricordi di quei giorni che tornano prepotenti nella vita di Matteo. Inizia a questo punto un tormentato viaggio all’interno del suo passato, fatto di un’adolescenza in bilico tra giusto e sbagliato, di un problema fisico da sempre invalidante, dell’incontro con le persone sbagliate, di una città in declino e di un coraggio mancato.
Proprio il coraggio diventa il terzo protagonista (dopo la città di Torino) di un romanzo scorrevole, che alterna una scrittura ricercata ad una decisamente colloquiale. Frasi banali sono spesso sostituite da analisi introspettive ben costruite.
Riuscirà Matteo a liberarsi del peso del suo passato? Basterebbe un passo, uno sguardo alla verità per scegliere, alla fine, soltanto la vita.