Tutte le volte che ci si imbatte in nuove notizie riguardanti gli scavi di Pompei ed Ercolano capita di leggere soltanto di scarsa manutenzione, crolli e mancanza di fondi, ma oggi per la prima volta dopo molto tempo finalmente giungono novità positive.
Come molti sapranno la quasi totalità delle informazioni sull’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sono giunte a noi grazie al lavoro di Gaio Plinio Secondo, comunemente chiamato nella letteratura latina Plinio il Vecchio, il quale assistette da vicino alle esplosioni che quella notte avrebbero seppellito per secoli le città di Pompei ed Ercolano. In quella occasione lo scrittore latino incontrò la morte e lasciò l’eredità dei suoi scritti a Plinio il Giovane, suo nipote, e dalla lettura della sua unica opera, la Naturalis Historia, possiamo notare come lo studioso amasse osservare gli eventi naturali di cui parla da molto vicino esponendosi spesso a rischi.
La raccolta di Plinio il Vecchio si componeva di 37 volumi che avrebbero caratterizzato le credenze scientifiche fino al Rinascimento, un condizionamento questo che insieme al fatto di essere uno dei pochissimi manuali scientifici noti sin dall’epoca classica ne favorì la grande fortuna. La raccolta infatti curava tutti gli aspetti “scientifici” dell’epoca dello scrittore andando a trattare le scienze naturali, l’astronomia, la metallurgia, l’antropologia e la vulcanologia, proprio per gli scritti riguardanti l’eruzione del Vesuvio.
Gli scienziati moderni infatti sono riusciti a ricostruire un’eruzione avvenuta duemila anni fa proprio studiando le parole di Plinio e dal mese di agosto questi approfondimenti si uniranno al lato storico – artistico degli scavi di Ercolano.
Il progetto della regione Campania, avviato il 2 agosto, è stato intitolato “Hercolaneum – Storie Sepolte” e permetterà ai visitatori di godere di suggestivi percorsi serali durante tutti i finesettimana fino a novembre. La novità più grande però sarà la possibilità di usufruire della tecnologia 3D per rivivere i tragici momenti dell’esplosione del vulcano e la sepoltura delle due località di Pompei ed Ercolano.
Questa grande idea sicuramente donerà nuovo slancio alle visite degli scavi e certamente porterà maggiori fondi per una migliore manutenzione delle rovine, almeno è ciò che chi ha investito su questo progetto spera, e primo tra tutti c’è il Consorzio Costa del Vesuvio, un ente che riunisce operatori del settore turistico e culturale per la rivalutazione e la pubblicizzazione del territorio.
L’iniziativa è inoltre promossa da Artecard, un’iniziativa che prevede una carta ricaricabile che consenta di visitare i musei, le città, i teatri e gli spettacoli della regione Campania con grande semplicità e con la possibilità di usufruire di diversi sconti. Inoltre l’Artecard consente di acquistare abbonamenti per i trasporti pubblici in tutta la regione semplificando moltissimo la mobilitazione di turisti italiani e stranieri.
È una maniera innovativa di creare turismo e spettacolo per attirare nuove visite, è un’idea interessante che possiamo riscontrare già in diverse città europee. È un’idea di fare turismo della quale l’Italia fino ad ora non ha avuto bisogno grazie ai lasciti dei nostri antenati, ma è una novità che porta una ventata di freschezza all’esperienza del turista rendendo la visita più dinamica e interessante e per questo ci auguriamo che funzioni!