«È vessata e non risolta questione se l’amore e l’odio non siano in fondo la medesima cosa. Per il suo completo sviluppo ognuna di queste due passioni presuppone un alto grado di intimità e conoscenza del cuore, ognuna rende un individuo dipendente per il cibo dei suoi affetti e della sua vita spirituale da un altro, ognuna lascia l’appassionato amante, o il non meno appassionato odiatore, miserabile e desolato, quando gli venga sottratto l’oggetto delle sue cure. Perciò, considerate dal punto di vista filosofico, le due passioni sembrano intimamente affini, se non per il fatto che l’una si manifesta in una celeste radianza, l’altra in un cupo e sinistro bagliore»
Nathalien Hawthorne nacque il 4 luglio 1804 a Salem, nel Massachusetts, discendente dei primi Hathorne che dall’Inghilterra si insediarono in questa città. Tra costoro vi fu John Hathorne, giudice di primo piano nei processi alle streghe a Salem; quest’ eredità di ferreo Puritanesimo fu sempre difficile da tollerare per lo scrittore, che decise di aggungere una ‘w’ al proprio cognome per prendere simbolicamente le distanze dai propri antenati. Tuttavia, l’interesse dell’ autore per il periodo puritano della storia americana è sicuramente legato alla sua storia familiare. Dopo la morte del padre nel 1808, Nathalien venne educato dalla madre e nel 1821 si iscrisse al Bowdoin College dove strinse amicizia con Henry Wadsworth Longfellow, Horatio Bridge e Franklin Pierce. Laureatosi nel 1825, Hawthorne trascorse molto tempo con la madre a Salem, dedicandosi alla lettura e alla scrittura: a questo periodo infatti risalgono i racconti brevi inizialmente pubblicati in forma anonima, che tuttavia non riscossero particolare successo.
Nel 1837 lo scrittore pubblicò la raccolta di racconti Twice-Told Tales; dopo un breve periodo in cui scrisse per l’ American Magazine of Useful and Entertaining Knowledge ricevette un incarico alla dogana di Boston, abbandonato nel 1841 quando entrò nella comunità trascendentalista di Brook Farm. Nel 1842 sposò Sophie Peabody e con lei si trasferì prima a Boston e poi a Concord, nel Massachusetts, dove, influenzato dai circoli letterari e dal movimento trascendentalista, nel 1842 curò una seconda edizione dei Twice-Told Tales e nel 1846 scrisse Mosses from an Old Manse.
Nel 1846 ricevette un incarico alla dogana di Salem che abbandonò poco dopo, accettando quello di segretario del liceo di Salem. La lettera scarlatta (1850) fu il primo successo vero e proprio dell’autore, tanto da diventare uno dei primi romanzi di produzione su larga scala negli Stati Uniti. Successivamente lo scrittore si spostò a Lenox, dove non solo scrisse La casa dei sette abbaini (1851), ma strinse anche amicizia con Herman Melville, che dedicò Moby Dick allo stesso Hawthorne; tuttavia, nello stesso anno lo scrittore fece ritorno a Concord, a Wayside, dove compose Il romanzo di Valgioiosa. In seguito si trasferì a Londra poiché ricevette un impiego alla dogana; questa esperienza permise all’autore di viaggiare in Europa e di recarsi a Roma, città fonte di ispirazione per il romanzo Il fauno di Marmo (1860). Tornato a Wayside, Hawthorne continuò a dedicarsi alla composizione di alcuni scritti, benché la sua salute andasse peggiorando di giorno in giorno. L’autore si spense nel 1864.
L’importanza degli scritti di Hawthorne è da ascrivere soprattutto al rifiuto di adeguarsi alle consuetudini letterarie dell’epoca, portando alla ribalta tematiche che rivelano l’interesse per temi come la responsabilità personale di ogni individuo, il peccato, il pentimento e il moralismo. Benché dagli scritti dell’autore siano rintracciabili elementi tipici del Romanticismo, come l’interesse per la natura, l’amore e il soprannaturale, è difficile inserire i romanzi all’interno di un determinato filone letterario, anche a causa della complessità delle trame e degli intrecci. A questo proposito, La lettera scarlatta è sicuramente il romanzo più emblematico: l’ambientazione nel New England e l’adulterio di Hester Prynne in una città puritana del XVII secolo costituiscono il retroterra per l’esplorazione psicologica dei personaggi e per il tema dominante del peccato. In genere, inoltre, i racconti e i romanzi dei Hawthorne sono allegorici o morali, ma allo stesso tempo cercano di esplorare tematiche tipiche del Romanticismo dell’epoca, principalmente il soprannaturale, impiegato soprattutto per analizzare aspetti della psicologia umana.