Oggi che t’aspettavo non sei venuta.
E la tua assenza so quel che mi dice,
la tua assenza che tumultuava,
nel vuoto che hai lasciato,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
S’annuncia e poi s’allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L’amore, sul nascere, ha di
questi improvvisi pentimenti.
Silenziosamente ci siamo intesi.
Amore, Amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d’insulti.
Vincenzo Cardarelli
Attendiamo e siamo attesi.
Nelle parole di Vincenzo Cardarelli leggiamo sempre una nota di disincanto. Celebre poeta, scrittore e giornalista italiano, morto nel 1959, ha vissuto una vita misera e sola. I suoi versi sono una mescolanza di sentimento e austerità.
Questa poesia evoca il tema dell’attesa, precipuamente attesa d’amore, il senso di vuoto e di angoscia che affligge l’innamorato senza l’amato.
Attesa è qui sinonimo di solitudine. Il poeta conosce bene questo stato dell’esistenza. La sua vita è stata segnata da essa ed è finita in completa lontananza dagli affetti.
Attesa è mancanza e la mancanza è assenza. L’amore entra talvolta in questo circolo vizioso e si perde. L’amata diventa una negazione e una privazione. Il vuoto parla al nostro poeta e dice più chiaramente di mille parole,“dice che non vuoi amarmi”.
Un amore che finisce sul nascere. Il poeta percepisce tutto. Con un’amara, ma lucida consapevolezza rivela a se stesso questa verità. Continuando ancora sulla stessa linea e quasi con tono sentenzioso dichiara che l’amore mostra tali pentimenti. Dapprima sembra che sia tutto positivo, che non possa esistere la parola fine, che tutto sia per sempre. Poi d’un tratto l’amore si ripiega su se stesso, fa un passo indietro e tutto svanisce.
Questa poesia è proprio il racconto della parabola discendente di una storia d’amore. Nel silenzio dell’attesa le risposte ai dubbi.
Nella chiusa del componimento Cardarelli esprime tutta la sua voglia e contemporaneamente tutta la sua rabbia.
Una poesia breve, dal lessico semplice, dalle frasi concise. Eppure essa ci mette davanti ad una delle più importanti e dure sfaccettature dell’amore. Ci filtra questo sentimento attraverso gli occhi e il cuore disilluso dell’uomo lasciato solo.
Nell’attesa di chissà cosa l’amore si consuma e si conclude.