Quando pensiamo alla poesia inglese, ci vengono sempre in mente i romantici versi Shakesperiani che hanno fatto innamorare milioni di lettori e che sono stati cornici di sogni di amori platonici o, chissà, di dichiarazioni belle e buone.
Ma ci sono anche altri scrittori, famosissimi e talvolta dimenticati, che hanno fatto la storia della poesia. Uno di questi è William Wordsworth.
Poeta inglese, nasce a Cockermouth il 7 Aprile del 1770. Diventa orfano di entrambi i genitori molto presto, ma nonostante ciò riesce a studiare in una buona scuola, e ad essere accolto da una governante, che gli farà da madre e gli trasmetterà l’amore per la natura che segnerà in seguito, il suo modo di scrivere.
Importantissima figura nella sua vita, fu quella della sorella Dorothy, che lo accompagnò lungo tutto il suo percorso di vita, sia personale che professionale.
Successivamente si iscrisse al St. John’s College, a Cambridge nel 1787, dove venne avviato alla carriera ecclesiastica anche se in realtà, la vocazione non faceva parte di lui. Nel 1790 lascia gli studi e parte in viaggio con un amico: attraversa il continente a piedi, visita la Francia, l’Italia. Si laurea al suo rientro, un anno dopo con il “Passing Grade”.
Tornato nuovamente in Francia, qui icontra e sposa gli ideali anarchici e libertari dell’epoca, entrando, inoltre, in contatto con diverse personalità di spicco del tempo. Le sue idee politiche sono chiare anche nei suoi scritti (“A letter to the Bishop of Llaandaff”). Wordsworth rifiutò anche la religione cattolica e ripudiò istituzioni come il matrimio e la famiglia (in realtà egli stesso ebbe una figlia da una donna francese prima, e si sposò in Inghilterra con Mary Hutchinson).
A Briston successivamente, incontra Samuel Taylor Coleridge. Insieme sono ritenuti fondatori del Romanticismo e del Naturalismo inglese, grazie alla pubblicazione delle Lyrical Ballads (1798). In questa raccolta Coleridge contribuì con la “La Ballata del vecchio marinaio”. L’intesa e la collaborazione tra i due però, durò poco. Nel 1810 ci fu la rottura definitiva, dovuta a una diversa prospettiva di veduta e anche dalla dipendenza di Coleridge dall’oppio, fatto che lo portava a distorcere ed affrontare in maniera “irreale” gli avvenimenti professionali e personali.
Tra le opere più importanti di Wordsworth troviamo: “Il Preludio”, “Sul sublime e sulla poesia. Saggi di estetica e di poetica”, “Poesia”, “Il recluso”, “Poesie scelte“.
La poesia di Wordsworth venne apprezzata e viene ancora oggi apprezzata, per i suoi tratti di novità. Ritroviamo sempre presente l’amore per la natura, grazie all’ambientazione delle poesie nel “Lake District” (“Distretto dei laghi”).
Ma è la scelta dei protagonisti che da un carattere innovativo agli scritti del poeta inglese: sono personaggi umili, semplici, presi e raccontati nella vita di tutti i giorni, con un linguaggio altrettanto semplice, in modo da arrivare subito al pubblico di lettori, un linguaggio addirittura vicino alla loro parlata.
Il riconoscimento per la sua brillante carriera e il suo semplice ma affascinante modo di scrivere, non tardò ad arrivare: nel 1843 venne insignito del titolo di “Poeta Laureato”.
Morì qualche anno dopo, nel 1850, a Rydal Mount, e fu seppellito tra i laghi di cui scriveva ed era tanto innamorato.