Davanti al mare grigio io sono cieco. L’orizzonte si frammischia alla linea atea che spezza terra ed etere. Le stelle nel mare grigio belano come cani azzoppati.
C’è la rabbia nella schiuma, e c’è fretta di annegare quando il grigio innalza nebbia e fiori di fantasmi. Puntini di uomini raccolgono sigarette dal fondale, ma sono grigi sempre come l’acqua salata.
Plasmo la mano in un cono e, come comatoso, vedo l’atmosfera collassare in corpi di braci dai punti alti degli alberi.
Il grigio odora di alberi.
In questa Era ho trovato una donna… mi darà il mare grigio nel sogno del suo corpo?
E’ mio, il suo corpo.
E’ grigio il suo orgasmo?
Il mare è un ramo incendiato.
Lei mi sorride, con i denti grigi.