Quella notte, ascoltando il respiro addormentato di sua moglie, Emilio pensò moltissimo alle formiche, ma per farlo dovette sforzarsi. In realtà, la sua eccitazione stava altrove, e aveva un nome e cognome, un determinato colore di capelli, di occhi, una certa corporatura. Il suo metro e settanta contro il metro e novantadue del fratello. Quella specie di gigante che dipingeva la morte, quell’uomo di quasi cinquant’anni che aveva conservato un sorriso infantile e luminoso nonostante i pensieri cupi che lo affliggevano. Quella specie di bruto divorato da una sensibilità troppo acuta e devastante. Un grumo di sofferenza dalle grandi mani sempre sporche di vernice che era suo fratello. Dopo suo padre, l’uomo più affascinante che avesse mai conosciuto.”
Tra le relazioni più intense e complicate che gli esseri umani possono sperimentare c’è sicuramente quella tra fratelli. Si tratta di un rapporto intenso perché ha radici di tipo biologico, e si condivide lo stesso sangue con un’altra persona. È tuttavia complicato perché fratelli e sorelle non li scegliamo, ci capitano ed amarli è tutt’altro che semplice ed immediato.
Quando poi i fratelli sono “fratellastri”, cosa succede?
Con questo romanzo Romana Petri, scrittrice capitolina che vive tra l’Italia ed il Portogallo, è candidata nella rosa dei finalisti della prossima edizione del Premio Strega, e non stupisce poichè il suo è un racconto intenso quanto rispettoso dei sentimenti che tratta descrivendo i due protagonisti, i fratellastri Emilio e Germano, con la abilità di chi sa cogliere certe sfaccettature caratteriali senza per questo ricorrere ad orpelli psicologici.
E’ un percorso, talvolta intricato, di due vite che proseguono parallelamente in un sentiero fatto di dolore, allontanamenti, riavvicinamenti e dubbi esistenziali.
Una famiglia particolare quella di Emilio e Germano: un padre,due madri ed una serie di personaggi che danno significato alla loro vita. Attraverso un rimando a flashback dagli anni di infanzia sino alla maturità , il lettore insegue i ricordi di due uomini che hanno molti conti in sospeso con il proprio passato ed un sentimento reciproco soffocato, spezzato come le loro famiglie. Le rispettive madri rappresentano l’unico riferimento emotivo dopo che il padre abbandona entrambe. Un padre che ama in modo superficiale, egocentrico, egli stesso alla continua ricerca di quell’amore parentale mai completamente vissuto.
Germano, gigantesco e ribelle sin da ragazzino cerca di colmare il vuoto lasciato dalla separazione dei genitori dedicandosi alla pittura. Emilio, dal canto suo, soffre in silenzio intimamente convinto di essere odiato dal fratello, e si rifugia nella matematica in cui si rivela un portento e la passione per le formiche con il loro mondo perfetto. Giunge però il momento fatidico in cui i veli si strappano, e cade il sipario su una relazione troppo spesso rifiutata.
Possono due fratelli ricostruire il senso del loro rapporto biologico e ripartire insieme in un nuovo presente? Preparate un fazzoletto, le pagine potrebbero macchiarsi di copiose lacrime e non saranno solo di dolore!