Mezzanotte a Pechino di Paul French è un romanzo giallo, ma anche un intenso romanzo storico. La vicenda si svolge in una caotica e stratificata Pechino alla fine degli anni Trenta, in un ambiente saturo di tensione a causa dei Giapponesi che premono per entrare in Cina. La città è nettamente divisa tra i quartieri cinesi e quelli in cui vivono gli immigrati stranieri, per lo più inglesi e russi bianchi. Il potere dell’impero britannico incombe su ogni cosa, anche sulla più piccola, ma si fa ancora più prepotente e minaccioso quando il corpo straziato di una giovane ragazza bionda viene trovato una mattina ai piedi della Torre delle Volpi, lugubre edificio in cui si ritiene risiedano i pericolosi spiriti volpe. La ragazza si chiama Pamela Werner, ed è la figlia dell’ex console britannico: un caso delicato, insomma.
Viene avviata un’indagine da parte delle forze cinesi congiunte e direzionate da quelle inglesi, e ogni pista sembra condurre al nulla più assoluto. I testimoni non parlano, gli indizi sono raccolti senza rigore scientifico e presto dimenticati. Dopo un po’, il caso viene archiviato senza che l’assassino venga scoperto. È chiaro che qualcuno dall’alto lo sta insabbiando. Ma il padre non ci sta: è disperato per la morte della figlia, unica famiglia che aveva, e decide di continuare con le sue sole forze le indagini. A forza di sotterfugi, pericolose investigazioni, colloqui e trattazioni con testimoni e sospettati, Werner arriverà ad una conclusione. Ma tutti i suoi appelli alle forze britanniche per riaprire il caso sono ignorati; e intanto arriva la guerra.
Con la Seconda Guerra Mondiale e l’ingresso dei Giapponesi in Cina, gli ultimi stranieri rimasti a Pechino sono trascinati in campi di internamento, che li rendono tutti uguali, ricchi e poveri, e costringono Werner a passare le sue giornate (in condizioni disumane) accanto a quelli che sa essere i responsabili dell’omicidio di sua figlia. Riuscirà ad ottenere giustizia dopo la fine della guerra?
Questo romanzo è un agglomerato di intensità, a partire dalla macabra storia vera della morte di Pamela Werner fino alle precise e dettagliate ricostruzioni storiche; il tutto permette di dare vita ad un libro denso e importante, che getta una luce su una parte della storia del secondo conflitto mondiale che spesso nelle scuole, e in generale nell’informazione pubblica, è tralasciata, ossia la sorte della Cina. Nello stesso tempo, Paul French stuzzica il lettore raccontandoci la cultura cinese, mondo affascinante e controverso, e dandoci numerosi spunti per approfondire la storia di un paese di cui si parla tanto senza, in verità, saperne molto. Io stessa sono rimasta folgorata dalla lettura di questo romanzo, che mi ha dato l’occasione di guardare lontano mentre, seguendo il filo narrativo, rimanevo paralizzata dalla suspense.
Delicatissima, infine, la dedica dell’autore, che dedica il suo libro “all’innocente, a Pamela”, nella speranza forse di farle giustizia in qualche mondo, di raccontare la sua storia al mondo e farla conoscere a più persone possibili. Un libro completo, che insegna, coinvolge, commuove.