Il Web è letteralmente invaso da notizie, link, pareri e curiosità sul nuovo papa. Inutile aggiungere informazioni riguardo la sua elezione o la sua persona, tutti avranno avuto modo di scoprire tramite giornali, TG e social network che il suo nome è Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, gesuita e cardinale argentino da Buenos Aires.
Durante questi primi due giorni il papa ha fatto parlare tantissimo di sé per il suo fare discreto e umile e per l’essere semplicemente rivoluzionario.
Bergoglio, con il nuovo nome di Francesco I, è il 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica, ha alle spalle una millenaria tradizione ma, a differenza di molti dei suoi predecessori, papa Francesco è già entrato nel mondo della letteratura, molto probabilmente a sua insaputa.
È stato pubblicato nello scorso dicembre un libro intitolato “Il Curatore Segreto del Vaticano”, un romanzo di Umberto Vitellio la cui storia narra quasi “profeticamente” di un nuovo papa dal nome Francesco I e di origini latinoamericane. Il pontefice del romanzo cerca di rimettere sulla retta via il destino della Chiesa Cattolica proclamando l’inizio di un Terzo Concilio che dovrebbe dare una svolta di tipo “francescano” alla Chiesa.
Leggendo queste parole si rimane facilmente sorpresi, soprattutto se si pensa che il romanzo ipotizza anche le possibili dimissioni del papa in carica. Sicuramente di questo libro si parlerà sempre più d’ora in poi e le copie vendute probabilmente si moltiplicheranno nello stupore più totale del suo autore che si dice meravigliato e incredulo.
Ma ci sono stati altri papi in passato che hanno ottenuto un ruolo rilevante nella letteratura? Inevitabilmente si, primo fra tutti potremmo ricordare Bonifacio VIII, nato Benedetto Caetani e 193° papa della Chiesa. Egli istituì il primo Giubileo e fu un papa particolarmente influente nel mondo politico a cavallo tra XIII e XIV secolo, soprattutto in quello fiorentino e sarà il motivo per cui il poeta Dante Alighieri verrà esiliato da Firenze, la sua amata città. Come sappiamo, per tutta risposta il sommo poeta lo renderà protagonista del XIX canto della Commedia, relegandolo nell’inferno dei simoniaci mentre era ancora in vita.
Molto noto fu anche papa Alessandro VI, nato Rodrigo Borgia e capostipite di una delle più potenti famiglie della Roma del XV e XVI secolo. I Borgia provenivano da Valencia e giunti a Roma iniziarono una progressiva scalata al potere che culminò con l’elezione di Rodrigo al soglio pontificio. Dominarono la scena italiana tra frodi e intrighi segnati dallo sfrenato nepotismo di papa Alessandro VI impegnato nel tentativo di favorire i propri figli. Il malessere e il disagio provocati dal dominio degli spagnoli maturò sempre più nel corso dei decenni successivi fino alla stesura delle tesi luterane. Una frase di Roberto Gervaso, giornalista italiano, sintetizza in poche battute l’immensità del materiale fornito dai Borgia agli scrittori dei secoli successivi:
“ Pochi nomi nella storia sono stati più esecrati di quello dei Borgia. Contemporanei e posteri ne hanno fatto dei mostri capaci d’ogni frode e scelleratezza. Su di loro sono stati versati fiumi non d’inchiostro, ma di fiele.”
La storia dei Borgia ha anche ispirato una miniserie inglese dal titolo “I Borgia” e li ha resi i perfetti antagonisti di un noto videogioco ambientato nella Roma a cavallo tra XV e XVI secolo, Assassin Creed’s Brotherhood.
Urbano VIII è stato scelto come protagonista del romanzo di Campanile, “La Strega Innamorata”, nel quale si racconta della storia d’amore tra la strega Isidora e il papa, inoltre lo stesso Urbano è il Pontefice regnante segnalato da Alessandro Manzoni durante i fatti narrati ne “I Promessi Sposi”.
Il nome di Pio X è stato scelto nel romanzo fantapolitico “La Città Eterna” di Thomas Hall Caine, noto drammaturgo inglese di fine ‘800.
Infine si potrebbe parlare di una delle incursioni più dirette e seguite all’interno dell’universo Vaticano, mi riferisco al bestseller dal quale è stato tratto nel 2009 l’omonimo film, sto parlando di “Angeli e Demoni” il successo mondiale di Dan Brown, pubblicato nel 2000. Leggendo il libro, nella fitta rete di intrighi che si celano dietro la morte del papa, vengono a galla piccole curiosità riguardo l’organizzazione dello Stato Vaticano e soprattutto si assiste in prima persona al conclave che non riesce a eleggere un nuovo pontefice a causa del rapimento dei cardinali più papabili.
Ebbene, ripercorsa rapidamente la storia delle incursioni pontificie nel panorama letterario, non ci resta che augurare al nuovo Francesco I un pontificato fortunato per sé stesso e i suoi fedeli.