Straziami
infausta voracità dell’essere
Dilaniami
ogni interrotto singhiozzo
fino a spezzarne
ogni aspirata sillaba.
Dammi
la pace della distruzione,
lo strepitio della perdita
senza rivincita ammessa.
Troverò quiete nel rifiuto
e rifiuto per la quiete
fino all’assenza di luce
della cui presenza
non avrò pena.