Elena Tamborrino Voltati
Passeggiamo lentamente su questo viale alberato, di quanto mi stai avanti? Di quanti passi, di quante parole, di quanti pensieri mi precedi? E pensi davvero di essere così tanto avanti a me, di avermi lasciato alle spalle senza quasi accorgertene, pensando già a dove andrai senza me?
Voltati e guardami, perché sono io quella che ti affiancherà e ti supererà.
Giuseppe Klose Ciucci Il misterioso ricordo di un gatto, Lilly ci racconta
Un mio amico certosino non vide ritornare il padrone. Ma quel giorno apparve una figura luminosa, il micio seguendola nel gioco urto’ sullo sportello dei croccantini che caddero a terra. Una carezza, un odore familiare e quella luce svani’.
Quei croccantini bastarono fino all’arrivo di altri. Il padrone lo lascio’ nel corpo ma rimase con lui splendente nell’anima.
Gianna Panicola Passo di danza
Camminava fremente, eccitata, mancava poco e avrebbe visto finalmente quei quadri dal vivo. Sara frequentava l’Accademia delle Belle Arti di Torino e quella città stava dando una mostra su Edgar Degas.
Giunta davanti a “Ballerina verde” pensò:
“Sento vibrare i pennelli sulla tela, proprio come le sue ballerine a passo di danza. La pittura è la danza dei colori”.
Premio Redazione Letteratu: Chiara Marchesiello Meteora
Voltò la pagina. La fotografia era lì.
Ricordò il tempo breve trascorso insieme e un sorriso malinconico ma tranquillo distese le sue labbra. Serenamente si lasciò trasportare ad un momento di qualche anno prima e ne sentì l’odore assistendo alla sua proiezione privata. La notte la portò e la vide andar via.
Sorridente, richiuse il libro e pensò: “Una meteora”.