Ma me lo dite come fate a sopportarli?
Io gli spaccherei la testa con il cric. Che non ce l’ho neanche, il cric: andrei a comprarlo apposta per spaccargli la testa.
Come a chi?
A TUTTI!
Cioè, fatemi capire: voi no?
Esci di casa e vedi quei manifesti elettorali. Una volta c’erano quelli MODERATI: COME TE. E tu pensavi automaticamente: E TUA SORELLA. Moderato? MODERATO? Adesso si chiamano “Moderati In Rivoluzione”. Certo, come no. Teletubbies per la Rivolta del Proletariato, anche. Svizzeri per l’Armageddon. Ma di cosa state parlando? Il fuoco della Geenna ci vorrebbe, per voi. La Morte Nera.
Poi, dico io, che cazzo protesti, eh? Il mondo è un cesso, sperare che migliori è come guardare negli occhi una tigre, nudo con i tuoi attributi che le sventolano davanti con scritto sopra PAPPA, e alzarle davanti il cartello NON MANGIARMI. Ma sei scemo? Speri che lo legga, prima di sgranocchiarti come un Twix di carne? Ecco. Quindi invece di lanciare i sampietrini o le molotov nelle tue manifestazioni inutili, vedi prima di andartene un po’ a cagare, che tutto quello che ottieni è rompere le palle, riempire le galere e farti mantenere dagli sfigati come me che pagano le tasse. E invocano Pol Pot, Chavez, Fidel Castro… ve lo meritereste, un po’ di campo di rieducazione! A mangiare riso bollito per quarant’anni, se sopravvivete abbastanza, finché i denti non vi serviranno solo per far riconoscere il vostro cadavere dalle derelitte famiglie che vi dovranno seppellire in qualche modo!
Che poi, no, poi ci sono quegli altri, impiegatucoli sottomessi, che stanno tutto il giorno alla loro scrivania maledetta, e pigiano tasti e rispondono a email e stampano documenti e contano e calcolano, ore e ore e ore di fila… ma ti sembra una vita quella? Ha senso? Ora sì che sei REALIZZATO, no? Figo, c’ho un lavoro sicuro… MA RIBELLATI, IMBECILLE! Giornate tutte uguali in cui il capo ti dà un tozzo di pane, e si arricchisce pure alla faccia tua: e perché non gli vai anche a tirare su e giù le braghe quando va in cesso, magari! Cos’è, siccome sei un gradino sopra agli “stagisti-rimborso-spese” nella catena alimentare sociale allora va bene tutto? La personalità di burro, c’avete: servi del potere in cambio di un culo al caldo. Leccapiedi di chi conta.
E poi è logico che il tuo capo si fa un SUV che ci guadi l’Atlantico, da tanto è grosso… ma no, scherzi? Usarlo come fuoristrada? Non sia mai! Che poi “mi si bagna”, “si rovina”, “è delicato”… è un CARROARMATO, deficiente! Puoi invaderci la Polonia, con quel panzer 3000 TDI! Passate i centomila euro l’anno e diventate tutti uguali, tutti uniformati al vostro status sociale di ladri sulle spalle degli onesti cittadini: stessa macchina, stessa moglie, stessa villona, stesso completino di Armani… Io quando vedo questi col vestito gessato firmato fin nel culo gli staccherei le braccia e li schiaffeggerei insanguinandoli ben bene, guarda.
Peraltro, non è che invece i fricchettoni siano meglio, anzi. Li vedi conciati da pirla, con trenta stracci uno sull’altro, un cane grande come un cavallo che chissà cosa mangerà, i piccioni mangerà, che mi immagino come ti ricordi di dargli da mangiare con la faccia che tieni, e pensi: dove li hai nascosti i soldi, eh? Mi vorrai mica far credere che vivi d’aria e d’amore, no? Se va bene c’hai il parente che t’allunga la paghètta, se va male rubi, o spacci, o farai il gioco delle tre campanelle in stazione, o suonerai la fisarmonica agli incroci, che cazzo ne so io. E gli hipster? Ah, quelli poi. Un paio di occhiali che si sarebbe vergognato Clark Kent, i capelli tagliati da Rutger Hauer bendato, il cardigan di mio nonno e quattro parole biascicate con aria strafottente. Bello mio, non importa quante nozioni ti sei parato nella testa: il problema è che per quanto tu ne sappia, comunque non capisci un cazzo. Come i bimbiminkia, che sull’autobus sembrano vestiti col giubbotto di salvataggio e trascinano vocali come rane dalla bocca larga; e parlano tutti solo di cellulare, discoteca, musica di merda, parolacce gratuite… ma comportatevi bene, oh, che termini usate? Dove credete di essere, al porto di Marsiglia? Da Gigi il Troione? L’educazione! L’EDUCAZIONE CAZZO!
– Caro, vieni che è pronto, dai.
– Papàpapàpapàpapà mamma ha fatto pasta co tonno, buonaaaaa! Poi giochiamo a Barbie io e tu senza la mamma? Peppiacere…
CERTO TESORO, arrivo, eh, avvisa la mamma.
Scusate, vado che mi si fredda. A dopo, eh. E grazie della chiacchierata, è stato un piacere. Davvero, eh. Molto lieto.