“Potrei dire che Mix è il gatto di Max, oppure che Max è l’umano di Mix, ma come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un’altra persona o di un animale, quindi diciamo che Max e Mix, o Mix e Max, si vogliono bene.”
A qualche anno di distanza dalla favola “La gabbianella e il gatto che le insegnò a volare”, Luis Sepulveda ci regala un altro racconto che farà sognare i bambini di tutte le età. Una storia fantasiosa e profonda che mostra il valore della vera amicizia, un sentimento puro e innocente che solo in pochi conoscono. La storia di Mix e del suo gatto Max inizia “in una casa di Monaco di Baviera e la casa era in una strada fiancheggiata da alti ippocastani.” Il bambino e il suo gattino sono inseparabili, crescono insieme e si dividono solo quando Mix rivendica la sua libertà di felino scorazzando di tetto in tetto.
“Un amico si prende cura della libertà dell’altro”
Con il passare degli anni Max “diventa un giovane uomo pieno di progetti e di sogni” ma anche il gatto dal profilo greco, più lentamente, diviene un gatto anziano. Al compimento dei diciotto anni Max e Mix si trasferiscono in un piccolo appartamento “in una strada tranquilla con molti alberi.”
Il giovane per permettere al gatto di mantenere la sua indipendenza gli lascia aperta una botola nel soffitto, attraverso la quale, Mix avrebbe potuto fare le sue passeggiate sui tetti.
“Un amico capisce i limiti del’altro e lo aiuta”
Un giorno il felino si accorge che in casa c’è un altro coinquilino, un piccolo topo messicano Mex, con il quale il gatto oramai cieco diventa amico e con il quale condividerà simpatiche avventure. Quel piccolo topo aiuterà Mix a tornare indipendente, gli presta i suoi occhi per vedere ciò che l’anziano gatto può solo immaginare.
“I veri amici si aiutano a superare qualsiasi difficoltà”
Vivono anni felici Max, Mix e Mex in “quell’appartamento di Monaco. […] Mix vide con gli occhi del suo piccolo amico e Mex fu forte grazie al vigore del suo amico grande.”
Una storia o meglio una favola che spiega i confini infiniti dell’amicizia. L’aiuto reciproco dato con disarmante semplicità, l’amore senza pregiudizi, tutti sentimenti forti che risplendono in questa incantevole fiaba. Un libro che ruba solo un’ora ma che lascia un segno indelebile nel cuore dei lettori più sentimentali. Una favola destinata di sicuro a un pubblico più giovane ma, visto che non è mai troppo tardi per sentirsi ancora un po’ bambini, potrebbe soddisfare anche un pubblico più esigente.
Katherine Mansfield scriveva: “ Ho sempre ritenuto che il più grande privilegio, sollievo e conforto dell’amicizia fosse quello di non dover mai spiegare nulla.”
Così avviene in questa favola. Non servono parole o gesti per spiegarsi, perché un amico capisce anche il tuo silenzio. Una breve storia di una grande amicizia che non finisce nell’ultima pagina ma continua perché, come ben sappiamo, i veri amici non vanno mai via.